“Redondi non ripete!”, come la celebre frase pronunciata a Torino dal musicista Niccolò Paganini al termine
di uno dei suoi straordinari concerti.
Anche Giacomo Redondi non ripete! Ma conferma ancor più la propria superiorità e quella della HondaRedMoto
450R Enduro nella classe EJ al termine del GP del Portogallo, seconda prova del Mondiale Enduro
2016, disputata a Gouveia sabato 16 e domenica 17 aprile.
Una gara caratterizzata dalle mutevoli condizioni meteo, con continui scrosci di pioggia torrenziali che hanno
reso ancora più impegnativo il percorso di circa 55 km che sabato ha visto gli organizzatori fermare la gara al
secondo dei tre giri previsti, mentre domenica si è gareggiato su un tracciato ripetuto tre volte, ma ridotto di
circa 15 km rispetto a quello originale di sabato per l’eliminazione di tratti divenuti eccessivamente pericolosi
e impraticabili per il livello elevato dei torrenti da attraversare e con le speciali ridisegnate per il fango.
Dal sole del Marocco alla pioggia del Portogallo, Giacomo Redondi non ha concesso nulla ai suoi avversari
vincendo le due giornate con un bottino di dieci speciali sulle sedici disputate.
Nella E1 prova sofferta per Alessandro Battig. Il pilota tristino non è riuscito a esprimersi al meglio delle sue
possibilità, risentendo del fango e dei profondi canali del fondo delle speciali.
Gara condizionata da una brutta caduta per Davide Guarneri nella E2, costretto sabato al ritiro per le contusioni
riportate. Domenica ha concluso la prova in ottava posizione, migliorando costantemente nel finale i propri
tempi.
Una decima e un’ottava posizione per Davide Soreca nella EJ, rallentato da alcune scivolate che gli hanno
impedito di entrare nella “top five”, obiettivo certamente alla portata del giovane pilota ligure.
GIACOMO REDONDI #18 (Honda-RedMoto World Enduro Team, CRF 450R Enduro, EJ class)
“La gara è iniziata benissimo, con un ottimo Supertest nella serata di venerdì nel quale ho ottenuto un tempo
di livello assoluto. Sabato sono caduto due volte nelle fasi iniziali, poi ho cercato di recuperare e nell’ultima
estrema ho fatto un po’ di strategia, cercando di percorrere traiettorie sicure, senza rischiare di seguire quelle
alternative che alla fine hanno penalizzato Garcia, il mio rivale più pericoloso. E la vittoria di giornata mi ha
dato ragione. Oggi sono partito con la marcia giusta e ho ottenuto ancora tempi da assoluta nonostante
partissi in coda a tutti”.
Ufficio stampa Honda Red Moto