Onore (BG), 10 Aprile
Agadir, Marocco, primo Gran Premio della stagione 2016 dell’Enduro Mondiale. 18 prove speciali, il Super Test del venerdì, un’inedita Prova Speciale sulla spiaggia. È la prima volta che l’Enduro “sbarca” in Africa e che il Promoter Alain Blanchard sposta il baricentro del EWC al di sotto del Mediterraneo. L’ambientazione è vagamente esotica, e crea un’atmosfera particolare, anche curiosa, e trasforma il primo Gran Premio della stagione in un’occasione speciale.
Con la nuova stagione Mondiale arriva anche la grande novità, l’introduzione della Classe Enduro GP. Si tratta dell’”antica” Assoluta, ripresa però ufficialmente, e la classifica che tutti andavano a ricostruire “sottobanco”, e che mancava all’Enduro Mondiale da una dozzina d’anni, ovvero dall’alba della gestione ABC Communication, torna alla luce riportando in prima fila l’ordine più naturale delle cose. Per rimanere coerenti, iniziamo proprio dalla prima Enduro GP, che ha premiato Mathias Bellino sabato e Mathew Phillips domenica. Nelle classi “storiche” hanno invece vinto Eero Remes, E1, sabato e domenica, Bellino e Phillips, E2, Johnny Aubert e Steve Holcombe, E3, Giacomo Redondi, doppietta nella EJ, e infine Edmondson e Nicolot, Youth Cup.
Per il Team Miglio Yamaha Yamalube il debutto Mondiale della nuova formazione è eccellente, e coincide con il ritorno alle gare di Jamie McCanney, il Pilota inglese Campione del Mondo Junior aveva riportato la frattura della clavicola a metà gennaio, e ha “rincorso” il rientro e dato prova di eccezionale temperamento. Non ancora perfettamente recuperato sotto il profilo della preparazione atletica, e con molte meno ore di Moto rispetto al programma, l’inglese ha lanciato nella mischia la sua Yamaha WR250F, senza alcun timore reverenziale, e già sabato è salito sul podio di Agadir, secondo alle spalle del solo Campione del Mondo in carica, Remes.
Domenica il 22enne Pilota dell’Isola di Man ha pagato l’atteso, inevitabile calo fisico, ma è riuscito a concludere il primo Gran Premio della stagione conquistando un eccellente quarto posto, che lo porta al secondo nella graduatoria provvisoria. Il Mondiale è appena iniziato, ma se il buongiorno si vede dal mattino il significato della performance di Jamie McCanney è l’augurio ideale per la stagione del Team Miglio Yamaha Yamalube.
Con il “TMYY” e con la stessa Yamaha WR25F, è sceso in campo per il suo debutto nel Mondiale della E1 il Campione del Mondo della Youth Cup Mikael Persson, anch’egli schierato nell’”arena” della E1. Il giovane finlandese, che appena ventenne aveva sorpreso per l’insolita freddezza con la quale aveva gestito la campagna vittoriosa della EY, ha invece accusato il lungo salto di classe, e non ha ritrovato subito il ritmo del suo talento. In difficoltà sabato, Persson si è ripreso domenica trovando finalmente il passo che gli ha consentito di ottenere dei parziali altrettanto promettenti.
Max Migliorati: “Vedere il proprio Pilota che ti saluta dal podio è salutare. Sembra di toccare, finalmente, le sensazioni troppo eteree che ti accompagnano durante i lunghi mesi della preparazione invernale. Jamie è stato fantastico. Me l’aveva promesso, non forse il risultato ma tutto il suo impegno. È andato oltre, ha conquistato un secondo posto, straordinario se si pensa che due mesi fa aveva una clavicola rotta, ed è secondo nel Mondiale. Persson ha invece accusato un po’ il debutto nel Mondiale tra i “grandi”. All’inizio era nervoso ma si è dato da fare per superare l’impasse. Domenica molto meglio.”
Archiviato il GP di Agadir, il Mondiale torna subito in Europa, non distante nel tempo e nello spazio. A Gouveia, in Portogallo, a distanza di un solo week end, va in scena la seconda Prova.
Grazie Mille
Piero Batini
TMYY Press