BMW vuole cambiare le regole del gioco. Non basta più inseguire il ritmo della concorrenza: l’obiettivo è correre più veloce dei cinesi, integrare l’intelligenza artificiale nello sviluppo e lanciare un design capace di segnare un’epoca. La Neue Klasse non è solo una nuova gamma, ma una dichiarazione di intenti.
Cosa rende speciale la Neue Klasse
La Neue Klasse non nasce come semplice aggiornamento, ma come un vero piattaforma rivoluzionaria. BMW ha investito oltre dieci miliardi di euro e cinque anni di lavoro, creando una base tecnica completamente nuova. I clienti potranno toccare con mano innovazioni radicali, tra cui:
- 40 nuovi modelli e aggiornamenti previsti entro il 2027
- il sistema Panoramic iDrive, con le informazioni proiettate direttamente sul parabrezza
- un’architettura software centrata su nuovi supercomputer di bordo
- la guida assistita fino a 130 km/h con approvazione ufficiale in tutta Europa
Non è solo una questione di numeri, ma di filosofia: reinventare l’esperienza di guida e spingere oltre l’idea stessa di auto premium.
Più veloce della “China-Speed”
Negli ultimi anni i marchi cinesi hanno impressionato per la rapidità nello sviluppo: portare un nuovo modello su strada in appena 36 mesi è diventato lo standard definito “China-Speed”.
Joachim Post, responsabile sviluppo di BMW, ha però rilanciato con toni decisi: “Quello che realizzeremo nei prossimi due anni andrà oltre la China-Speed. Nessuno potrà eguagliarci”. Un messaggio chiaro non solo ai concorrenti asiatici, ma anche agli altri costruttori europei e americani: la solidità tedesca può correre quanto e più di chiunque altro.
L’AI come arma segreta
Un tempo servivano migliaia di tecnici per seguire lo sviluppo di un nuovo modello. BMW vuole ridurre quel numero a circa mille per progetto, sfruttando la potenza dell’AI.
- Generazione di software in pochi minuti anziché giorni di lavoro umano
- Memorizzazione delle competenze tecniche per facilitare l’ingresso di nuovi ingegneri
- Accelerazione nello sviluppo di sistemi di assistenza avanzata e comandi vocali intelligenti
Come ha spiegato Post, il controllo dell’AI nei processi di sviluppo diventerà la vera discriminante del successo industriale.
Autonomia: passi avanti, ma senza fretta
Il sogno della guida completamente autonoma resta ancora lontano, più per motivi di costo e complessità che per mancanza di volontà. BMW, però, spinge sui sistemi Level II+, che consentono già oggi di affrontare buona parte del traffico urbano con minima supervisione del conducente.
In Cina la collaborazione avviene con Momenta, mentre in Europa e Stati Uniti il gruppo lavora con Qualcomm e Valeo. L’obiettivo è chiaro: integrare know-how esterno, ma mantenere le competenze chiave all’interno dell’azienda.
La sfida cinese e la risposta tedesca
La Cina è diventata il laboratorio mondiale della mobilità, e BMW ha già il suo più grande centro di sviluppo fuori Monaco proprio lì. Nonostante questo, Post è convinto che il vantaggio competitivo resti europeo: “Porteremo 40 modelli e aggiornamenti in soli due anni. Nemmeno i cinesi possono farlo.”
Il messaggio è ambizioso: non solo difendere quote di mercato, ma dettare i tempi e le regole dell’innovazione.
BMW vuole riscrivere le regole
Con la Neue Klasse, BMW punta a dimostrare che è possibile coniugare velocità, AI e design senza perdere l’anima premium. Le promesse sono altisonanti e sarà la realtà del mercato a sancire se verranno mantenute. Una cosa però è certa: la casa di Monaco non vuole essere vista come un’inseguitrice, ma come l’azienda che rilancia la sfida e costringe tutti gli altri a rincorrere.
