Un treno che non tocca i binari, sospeso nell’aria dentro un tubo depressurizzato, capace di correre a velocità da aereo di linea. Quello che fino a pochi anni fa sembrava solo un’idea da romanzo di fantascienza oggi compie un passo concreto in Europa.
In Svizzera, infatti, un test ha dimostrato che l’Hyperloop può simulare un tragitto di 142 km a quasi 500 km/h: un risultato che potrebbe cambiare per sempre il concetto di trasporto su lunga distanza.
Un banco di prova che lascia il segno
Il test porta la firma della École polytechnique fédérale de Lausanne (EPFL), della HEIG-VD e della startup Swisspod. In un circuito sperimentale in scala 1:12, i ricercatori hanno fatto viaggiare una capsula a 40,7 km/h lungo 11,7 km. Tradotto in proporzioni reali, significa 142 km a 488 km/h: una dimostrazione di fattibilità che avvicina la tecnologia alla vita quotidiana.
Un ricercatore ha raccontato: “Quando abbiamo visto i dati sullo schermo, ci siamo resi conto che non era più solo un concetto da laboratorio: era qualcosa che poteva davvero funzionare su larga scala”.

Un motore che fa tutto: levitazione e spinta
Il cuore dell’esperimento è il motore lineare a induzione, capace non solo di spingere ma anche di far levitare la capsula. Una semplificazione ingegneristica che riduce i costi e promette maggiore affidabilità rispetto a sistemi più complessi.
Secondo il professor Mario Paolone dell’EPFL, questa integrazione permette di migliorare l’efficienza energetica e di costruire infrastrutture passive, meno costose da realizzare rispetto a una ferrovia ad alta velocità.
Innovazione europea che guarda lontano
I ricercatori non si sono limitati alla velocità: sono stati testati anche i consumi, la stabilità e la gestione dell’energia. La capsula era alimentata in modo autonomo, senza cavi esterni: un passo avanti verso un sistema scalabile e indipendente.
Il progetto si inserisce nell’iniziativa LIMITLESS, che punta a creare un mezzo di trasporto rapido e sostenibile, pronto a passare dai prototipi alla fase industriale. Come ha spiegato il CTO di Swisspod, Cyril Dénéréaz, i dati raccolti permetteranno di ottimizzare rapidamente le soluzioni tecnologiche in vista delle prime applicazioni commerciali.
Dalle merci ai passeggeri: un percorso graduale
Il prossimo obiettivo è testare una versione dedicata al trasporto merci, con prove già pianificate negli Stati Uniti. Una sorta di “palestra” prima di arrivare al traguardo più ambizioso: viaggiare con passeggeri in totale sicurezza a velocità mai viste su rotaia.
Il CEO di Swisspod, Denis Tudor, ha sottolineato che l’Hyperloop non riguarda solo i treni: la tecnologia sviluppata potrebbe avere impatti anche in settori come automotive, aerospazio e sistemi di metropolitana avanzata.
Le sfide ancora da affrontare
Nonostante i progressi, la strada non è priva di ostacoli. Servono infrastrutture dedicate, regole condivise a livello internazionale, oltre al sostegno politico e agli investimenti pubblici e privati. La costruzione di chilometri di tubi depressurizzati richiede consenso sociale e risorse enormi.
Eppure, gli esperti restano ottimisti: se l’Europa saprà valorizzare il proprio know-how, l’Hyperloop potrebbe diventare una vera alternativa ai voli a corto raggio, con benefici ambientali e logistici enormi.
Dal laboratorio alla realtà quotidiana
Da semplice concept a simulazioni in scala, il percorso dell’Hyperloop in Europa sta accelerando. L’idea di partire da Milano e arrivare a Parigi in meno di un’ora non è più solo un sogno da ingegneri visionari.
Il viaggio verso il futuro dei trasporti è cominciato: resta da capire se la società sarà pronta a costruire — letteralmente — le strutture necessarie. Una cosa, però, è certa: i primi passi sono già stati compiuti, e la corsa potrebbe essere molto più veloce di quanto immaginiamo.
