Pensavi che fosse una moto sportiva giapponese o italiana a detenere il record? Sbagliato! Il primato assoluto appartiene a una moto elettrica. E non una moto qualsiasi, ma una vera e propria macchina da dragster: la Silver Lightning, progettata esclusivamente per battere il cronometro.
0 a 100 km/h in meno di un secondo
Sì, hai letto bene: meno di un secondo. In 0,9 secondi, questa moto raggiunge i 100 km/h, un’accelerazione che non è nemmeno paragonabile a quella di qualsiasi altro veicolo. Con 1631 cavalli e un peso ridotto, la Silver Lightning è una vera e propria catapulta su due ruote. Progettata per una sola cosa: la velocità su pista. Pilotata da Hans-Henrik Thomsen, che ha dimostrato di non temere nulla pur di spingersi oltre i limiti.
Tuttavia, questa bellezza non è omologata per la strada. Non la vedrai mai circolare né in città né su circuito. È un mostro legale solo sui dragstrip, le piste appositamente progettate per competizioni di accelerazione.
Le moto di serie più veloci: quelle che puoi acquistare
Ma non preoccuparti, non è tutto perduto. Se sogni una moto che possa essere utilizzata quotidianamente, ci sono alcune opzioni da considerare. Parliamo di moto da strada, che potresti tranquillamente parcheggiare davanti a un caffè, accanto a una Royal Enfield o a uno scooter 125.
Kawasaki Ninja H2R: un missile non omologato
La Kawasaki Ninja H2R è un vero e proprio missile che in 2,4 secondi raggiunge i 100 km/h. Ma attenzione, non è omologata per l’uso su strada. La sua potenza di 310 cavalli è destinata solo alla pista. Con una guida che non lascia scampo, questa moto è in grado di far sollevare la ruota anteriore con il minimo tocco sull’acceleratore.
Kawasaki Ninja H2: la versione “civilizzata” (a malapena)
Se invece preferisci una moto omologata, la Ninja H2 è la scelta giusta. Con 228 cavalli, raggiunge i 100 km/h in 2,6 secondi, una vera supercar su due ruote. Se la versione H2R ti sembra eccessiva, la H2 standard è la risposta, seppur con una potenza più contenuta.
BMW S1000RR: l’inglese che umilia
Anche la BMW S1000RR raggiunge i 100 km/h in 2,6 secondi, come la Ninja H2. Ma mentre Kawasaki punta sull’impatto visivo, la S1000RR si distingue per la sua precisione e per l’elettronica che gestisce ogni aspetto della guida. Questo modello tedesco è più rapido di una Ferrari SF90 in partenza, e la sua velocità è testimoniata dai numeri.
Dodge Tomahawk e MTT Y2K: l’assurdo allo stato puro
La Dodge Tomahawk è un esempio di pura potenza, con un V10 da 500 cavalli che consente di fare i 0-100 in 2,5 secondi. Ma non è una moto, è più una dichiarazione di intenti. Allo stesso modo, la MTT Turbine Y2K, con una turbina d’elicottero, è tanto strana quanto potente, arrivando ai 100 km/h in 2,5 secondi.
Triumph Rocket 3: la muscolare che sfida la fisica
E poi c’è la Triumph Rocket 3, che non dovrebbe essere qui, ma lo è. Con il suo motore da 2500 cm³ e un coppia di 221 Nm, la Rocket 3 impiega solo 2,73 secondi per passare da 0 a 100 km/h, nonostante il suo peso di oltre 300 kg. Una vera muscle bike che ha impressionato nel 2019 con un tempo incredibile su pista, battendo record inaspettati.
Perché le MotoGP non sono più veloci?
Con tutta la loro tecnologia avanzata, motori d’eccezione e pneumatici da competizione, ci si aspetterebbe che le moto MotoGP dominassero in termini di accelerazione. Eppure, 2,5 secondi è il miglior tempo che riescono a raggiungere. La spiegazione è semplice: le MotoGP hanno un assetto più corto, una posizione alta e pneumatici che necessitano di tempo per scaldarsi, portandole a impennarsi facilmente.
Più cavalli, ma meno velocità: una lezione di storia
Negli anni, l’evoluzione delle moto ha visto un aumento della potenza, ma un rallentamento dell’accelerazione. Nel 1998, una Yamaha R1 da 140 cavalli raggiungeva i 100 km/h in 2,9 secondi, mentre nel 2008, con l’introduzione di moto più potenti (fino a 180 cavalli), il tempo per arrivare a 100 km/h si è allungato a 3,2-3,3 secondi. Le ragioni? Il peso, l’elettronica, le normative antipollution e le lunghe marce.
La conclusione
Ciò che conta davvero non è solo il numero dei secondi, ma come quella moto ti fa sentire mentre acceleri. Che si tratti di una moto sportiva, di un dragster o di una muscle bike, la sensazione di velocità e potenza è ciò che rende ogni moto speciale. Non importa se si parla di 2,6 secondi o 0,9 secondi: ogni moto qui menzionata è una promessa di emozioni forti e un viaggio mozzafiato.