La nuova Benda BD250 Bobber punta tutto su stile e accessibilità

Scritto da Daniele Bianchi

Piccola nella cilindrata, ma ambiziosa nell’aspetto: la Benda BD250 Bobber arriva con l’obiettivo di conquistare chi cerca una moto di carattere senza dover spendere una fortuna. Il marchio cinese continua a farsi strada nel mondo delle due ruote, mescolando design audace e prezzi aggressivi.

Un marchio giovane, ma in forte crescita

Negli ultimi anni, Benda si è distinta per alcune scelte fuori dagli schemi. Dopo aver attirato l’attenzione con il concept LF-01 e aver prodotto la LFC700 quasi senza modifiche, l’azienda ha presentato anche la prima moto cinese con motore V4. La BD250 Bobber, pur essendo meno estrema, rappresenta un progetto unico nel suo genere, senza veri rivali diretti nella stessa fascia di cilindrata.

La LFC700 di Benda è stata preceduta dalla concept bike LF-01 e seguita a breve distanza dal modello di produzione. Moto Benda

Estetica da grande, cilindrata da piccola

A un primo sguardo, la BD250 sembra tutto fuorché una “piccola moto”. Il suo stile richiama quello delle bobber di grossa cilindrata, con linee aggressive e dettagli curati, quasi a voler ricordare le futuristiche moto Confederate. Non è un semplice mezzo economico: è pensata per chi vuole distinguersi, anche nella fascia entry-level.

Il motore bicilindrico a V da 249 cm³, raffreddato a liquido, sviluppa 25,5 cavalli. Un valore simile a quello della Honda Rebel 300, ma con una struttura più pesante: la BD250 tocca i 181 kg contro i 164 della rivale giapponese. A livello ciclistico, monta ruote da 18 pollici con pneumatici generosi (130/80 davanti e 160/70 dietro), mentre l’interasse di 154 cm la rende stabile in marcia.

La Napoleon 500 Bobber di Benda ha una sospensione anteriore simile, simile a una forcella a trave, ma in realtà presenta steli forcella tradizionali dietro le piastre laterali

Soluzioni tecniche originali

Uno degli aspetti più curiosi è la sospensione posteriore in stile Softail, con bracci triangolari e ammortizzatori visibili collegati tramite un sistema a leveraggi. Anche l’anteriore colpisce: dietro quella che sembra una forca a traliccio si nasconde una classica forcella telescopica, arricchita da una struttura estetica con molle visibili — una trovata scenografica già sperimentata da Benda con il modello Napoleon 500.

Il freno anteriore è composto da un disco singolo con pinza radiale a quattro pistoncini, e il sistema ABS è firmato dalla stessa casa, con il nome BD01.

La Honda Rebel 300 sembra essere la concorrente più vicina alla Benda

Prezzo competitivo, missione possibile

Come molte moto provenienti dalla Cina, il vero punto di forza della BD250 potrebbe essere il suo rapporto qualità-prezzo. Sebbene non si conoscano ancora i dettagli per il mercato europeo o americano, è chiaro che Benda sta puntando a offrire uno stile da “grande moto” a un costo accessibile.

La sfida sarà quella di conquistare un pubblico ancora diffidente verso i marchi emergenti. Ma se Benda manterrà le promesse — come ha già fatto in passato — potrebbe ritagliarsi uno spazio interessante tra i giovani motociclisti o chi cerca una seconda moto dal look accattivante e dalla forte personalità.

In un panorama dominato da nomi storici, la BD250 Bobber arriva a ricordarci che l’innovazione può nascere anche fuori dai sentieri battuti. E in sella a una moto così, ogni semaforo potrebbe diventare una piccola scena da film.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze