BMW rinnova la R 12 NineT : cosa cambia per roadster e cruiser

Scritto da Daniele Bianchi

BMW ha ufficialmente presentato la 2024 R 12 NineT roadster e la R 12 Cruiser, due modelli che fondono l’eleganza classica con la modernità della tecnologia motociclistica. Entrambe le moto sono equipaggiate con un motore boxer bicilindrico da 1.170 cc, raffreddato ad aria, che lavora in combinazione con una trasmissione a sei marce e albero cardanico. Ma cosa cambia davvero rispetto ai modelli precedenti e quali sono le principali novità per gli appassionati di moto?

Prestazioni e Potenza del Motore

La R 12 NineT Roadster raggiunge una potenza di 109 cv a 7.000 rpm e una coppia di 85 lb-ft a 6.500 rpm, garantendo prestazioni brillanti su strade tortuose e veloci. La R 12 Cruiser, invece, offre una potenza inferiore e una coppia più bassa, ma con un’erogazione di potenza più fluida grazie alla programmazione software. La Cruiser arriva a 95 cv a 6.500 rpm e 81 lb-ft di coppia a 6.000 rpm, offrendo una guida più rilassata e adatta a chi cerca un’esperienza più tranquilla.

Telaio e Geometria della Sospensione

Un altro elemento che distingue le due versioni è il telaietto in acciaio a traliccio monoblocco, con un subframe avvitato, completamente nuovo. La geometria della sospensione è stata adattata a seconda delle necessità di ciascun modello. La R 12 NineT ha un angolo di 27,7 gradi di rake e una traiettoria di 4,4 pollici, con ruote in lega da 17 pollici per una maggiore precisione in curva e per affrontare le strade tortuose con facilità. La R 12 Cruiser, invece, è progettata con un rake di 29,3 gradi e una traiettoria di 5,2 pollici, dotata di ruote da 19 pollici davanti e 16 pollici dietro, per una guida più rilassata e comoda.

Sospensioni e Comodità di Guida

Entrambe le moto montano una forcella telescopica rovesciata da 45 mm, ma la NineT offre un’escursione maggiore (4,7 pollici) e la possibilità di regolare la sospensione, mentre la Cruiser ha un’escursione di 3,5 pollici, con una sospensione più rigida. Al posteriore, la NineT è equipaggiata con un swingarm Paralever con un ammortizzatore montato direttamente, con regolazione del precarico e del ritorno, offrendo 4,7 pollici di escursione. La R 12 Cruiser ha una sospensione meno progressiva, con 3,5 pollici di escursione.

Freni e Sistemi di Sicurezza

Entrambi i modelli sono dotati di un impianto frenante molto potente. Al fronte, troviamo due dischi da 310 mm con pinze Monoblock a 4 pistoni montate radialmente, mentre al retro c’è un disco da 265 mm con pinza a due pistoni flottante. Entrambe le moto sono dotate di BMW Motorrad ABS Pro sensibile all’inclinazione, che garantisce una sicurezza maggiore in fase di frenata, adattandosi alla posizione della moto durante le curve.

Modalità di Guida e Tecnologia a Bordo

La R 12 NineT offre tre modalità di guida standard: Rain, Road e Dynamic, per adattarsi alle diverse condizioni meteo e stradali. La R 12 Cruiser ha due modalità: Rock e Roll, pensate per un’esperienza di guida più dinamica o rilassata. Il Dynamic Traction Control (DTC) è un equipaggiamento standard su entrambe le moto, che garantisce maggiore controllo sulla trazione in situazioni di difficoltà.

Le modalità di guida possono essere selezionate tramite un display analogico completamente rinnovato, ma è anche disponibile come opzione un display digitale che sostituisce gli strumenti circolari con uno schermo TFT da 3,5 pollici, che fornisce un’interfaccia più moderna e facile da leggere.

Conclusione: Una Moto Adatta a Tutti?

La BMW R 12 NineT e la R 12 Cruiser rappresentano due visioni diverse della stessa moto, una più sportiva e l’altra più cruiser, ma entrambe hanno in comune l’innovazione tecnologica e il design iconico che rende BMW un leader nel mercato delle motociclette di alta gamma. Con un prezzo che sarà comunicato nel 2024, queste moto potrebbero riscuotere un grande successo tra gli appassionati di motociclette grazie alla loro affidabilità, sicurezza e prestazioni elevate.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze