Pierer Mobility Group, il gigante europeo che ha acquisito il marchio austriaco KTM, sta rivedendo le sue operazioni produttive. Dopo aver registrato una crescita del 16,5% delle vendite nella prima metà del 2023, il gruppo ha deciso di concentrare ulteriormente le sue risorse su KTM, GasGas, Husqvarna e MV Agusta, vendendo i marchi di biciclette R Raymon e Felt. Non si tratta solo di una ristrutturazione aziendale, ma di un cambiamento significativo nel panorama produttivo, con il trasferimento di parte della produzione da Austria a Cina e India, in collaborazione con CFMoto e Bajaj.
Cosa comporta per i motociclisti il trasferimento della produzione in Cina?
Il trasferimento della produzione in Cina, insieme alla collaborazione consolidata con CFMoto, segna un nuovo capitolo per KTM. In passato, molti motociclisti europei e americani avevano sollevato dubbi sulla qualità dei prodotti provenienti dalla Cina, ma con il tempo, i produttori cinesi hanno dimostrato di essere in grado di offrire veicoli di alta qualità a costi ridotti. Per KTM, questa mossa significa non solo abbattere i costi di produzione, ma anche rafforzare la sua posizione sui mercati asiatici in rapida crescita.
L’India, con la collaborazione con Bajaj, rimane un mercato chiave per KTM, dove la produzione di modelli di media cilindrata, come i 790 Duke e 790 Adventure, è già stata trasferita. In India, il costo della manodopera è significativamente più basso rispetto all’Europa, permettendo così di rendere i modelli più competitivi a livello globale.
Implicazioni economiche e per l’occupazione

La ristrutturazione, pur portando benefici economici a breve termine, implica anche la riduzione di 300 posti di lavoro in Austria. Questo fa parte di una strategia più ampia per razionalizzare le operazioni, ma gli impatti sociali di queste decisioni non sono trascurabili. Tuttavia, Pierer Mobility ha garantito che l’azienda stia supportando i concessionari e i fornitori in difficoltà a causa degli elevati tassi bancari, grazie alla sua solida posizione finanziaria.
Prospettive per il futuro: 2024 e oltre
Per quanto riguarda il futuro, Pierer Mobility Group è ottimista sul 2024, con l’obiettivo di mantenere le vendite sui livelli del 2023, puntando su un margine EBIT tra il 5% e il 7%. Questo richiede l’implementazione di misure di riduzione dei costi, che potrebbero ammontare a decine di milioni di euro. Il trasferimento della produzione a CFMoto non è solo una mossa economica: è anche un’opportunità per rafforzare la presenza di KTM sui mercati asiatici, dove la domanda di moto performanti sta crescendo rapidamente.
MV Agusta e l’integrazione con Pierer Mobility

Pierer Mobility ha anche sottolineato l’importanza di MV Agusta per il gruppo, rassicurando i lavoratori dello stabilimento di Schiranna che l’acquisizione del marchio italiano è destinata a un futuro prospero. I modelli MV Agusta, inclusa la nuova LXP Orioli con motore tre cilindri da 900cc, stanno guadagnando attenzione e il gruppo prevede una distribuzione più ampia a livello globale. L’intenzione di KTM AG di acquisire una quota di maggioranza in MV Agusta nel 2026 segnerà un grande cambiamento per il marchio, chiudendo finalmente un periodo di incertezze finanziarie.
Conclusioni: il futuro delle moto KTM
Con la produzione che si sposta verso paesi con costi più bassi, KTM sta cercando di mantenere la competitività globale, ma il vero test sarà vedere come i motociclisti reagiranno a questa evoluzione. L’integrazione delle operazioni con CFMoto e la continua attenzione ai mercati asiatici possono essere una mossa vincente, ma il marchio dovrà bilanciare i vantaggi economici con la necessità di mantenere alta la qualità dei suoi veicoli. Per i motociclisti, sarà interessante vedere se queste modifiche porteranno a moto più economiche, senza compromettere l’esperienza di guida che ha reso il marchio così amato.