Primo sguardo alla Yamaha MT-09 2024: panoramica fotografica

Scritto da Gabriele Giordano

Di recente ho avuto l’opportunità di provare la nuova Yamaha MT-09 del 2024 in Giappone, un’esperienza che mi ha lasciato entusiasta come un bambino in un negozio di caramelle. Ho testato sia la versione base che la MT-09 SP, oltre alla MT-09 Y-AMT con cambio manuale automatizzato. Dopo un pomeriggio trascorso al Sodegaura Forest Raceway, alla periferia di Tokyo, posso dire con certezza che questa moto ha tutte le carte in regola per diventare una delle naked più amate sul mercato.

Una naked sportiva divertente e completa

naked sportiva

La MT-09 del 2024 è una naked sportiva che combina potenza e maneggevolezza in modo impressionante. Il motore tre cilindri da 890 cc eroga 117 CV a 10.000 giri/min e 93 Nm di coppia a 7.000 giri/min. Questo si traduce in una distribuzione della coppia fluida e generosa, che rende la guida un vero piacere sia in città che su strade tortuose.

Ricordo ancora quando ho aperto il gas in uscita da una curva: la risposta immediata del motore e il suono avvolgente mi hanno fatto venire la pelle d’oca. La moto sembra leggere i tuoi pensieri, rendendo ogni percorso un’esperienza indimenticabile.

Yamaha MT-09 SP: sospensioni di alta qualità e dettagli premium

Yamaha MT-09 SP

La versione SP porta l’esperienza ad un livello superiore. Dotata di sospensioni di alta qualità e freni Brembo Stylema, offre un controllo ancora più preciso e una frenata efficiente. Gli accorgimenti estetici, come le forcelle dorate e i dettagli curati, la rendono accattivante anche per chi apprezza l’aspetto oltre alla sostanza.

Durante il test, le sospensioni raffinate della SP hanno assorbito con facilità le irregolarità dell’asfalto, permettendomi di concentrarmi solo sul piacere di guida. È una moto che ti fa sentire in sintonia con la strada, offrendo sicurezza e divertimento in egual misura.

MT-09 Y-AMT: l’innovazione del cambio automatizzato

MT-09 Y-AMT

Una delle novità più interessanti è la MT-09 Y-AMT, che si distingue per l’assenza della leva della frizione e del pedale del cambio. In modalità manuale, è possibile cambiare marcia tramite un interruttore sul manubrio sinistro. All’inizio ero scettico, ma dopo qualche chilometro mi sono reso conto di quanto possa essere comodo, soprattutto nel traffico urbano.

Tuttavia, ho notato che in modalità automatica il cambio tende a selezionare le marce a metà curva, il che potrebbe non piacere a tutti i motociclisti più esigenti. Personalmente, ho trovato questa caratteristica un po’ destabilizzante nelle curve più impegnative, ma nulla che non si possa gestire con un po’ di pratica.

Maneggevolezza e dinamica di guida eccellenti

dinamica di guida

La maneggevolezza è senza dubbio uno dei punti di forza della MT-09. La moto è agile e reattiva, permettendo cambi di direzione rapidi e precisi. Sul circuito di Sodegaura, mi sono divertito a spingere la moto al limite, e la MT-09 ha risposto sempre in modo prevedibile e controllato.

Il sound del motore a tre cilindri aggiunge un ulteriore livello di coinvolgimento. Ogni accelerazione è accompagnata da una colonna sonora che rende difficile non sorridere sotto il casco.

Una concorrente agguerrita nel segmento delle naked sportive

naked sportive

La Yamaha MT-09 del 2024 ha tutti gli ingredienti per sfidare concorrenti come la Triumph Street Triple e la Ducati Monster. Offre prestazioni eccellenti, una tecnologia avanzata e un’esperienza di guida appagante.

La vera sfida sarà il prezzo sul mercato italiano. Se Yamaha riuscirà a mantenere un prezzo competitivo, magari attraverso l’assemblaggio locale o strategie simili, la MT-09 potrebbe diventare una delle moto più vendute nel suo segmento.

Se sei un appassionato di moto alla ricerca di una naked sportiva che offra divertimento, prestazioni e tecnologia, la Yamaha MT-09 del 2024 merita sicuramente un test ride. Non vedo l’ora di vedere come si comporterà sulle nostre strade e di sentire le impressioni di altri motociclisti.

Gabriele Giordano
Gabriele Giordano
Gabriele Giordano, nato a Torino nel 1985, ha trasformato la sua passione per il mondo dei motori in una carriera brillante. Dopo aver conseguito una laurea in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Torino, ha iniziato a lavorare come giornalista per diverse riviste specializzate, distinguendosi per la sua capacità di interpretare e spiegare le innovazioni tecnologiche nel settore automobilistico. Con una carriera che abbraccia più di un decennio, Gabriele continua a influenzare il panorama del giornalismo motoristico con le sue analisi approfondite e reportage appassionati.
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