Le 10 migliori moto per persone di piccola statura

Scritto da Gabriele Giordano

Non è sempre facile trovare la moto perfetta, soprattutto se la statura non rientra negli standard comuni. Chi ha un fisico minuto o gambe corte spesso deve affrontare sfide aggiuntive: l’altezza e la larghezza della sella, insieme al peso della moto, possono rendere complicate manovre come sollevare la moto dal cavalletto, gestire basse velocità o fare inversioni su terreni inclinati. E nessuno vuole rischiare di far cadere la propria amata due ruote, anche se dotata di protezioni.

Ma non disperate: non è una missione impossibile. Non è necessario limitarsi a moto di piccola cilindrata, anche perché molte case offrono versioni ribassate dei loro modelli, sebbene a volte a scapito dello spessore della sella e del comfort.

Statistiche

Secondo l’ISTAT, l’altezza media degli uomini italiani è di circa 1,75 m, mentre quella delle donne è di circa 1,62 m. Questo significa che la maggior parte degli uomini può guidare la maggior parte delle moto in commercio, anche grazie a una maggiore forza fisica che aiuta nelle manovre.

Ma l’altezza non è tutto. Pensate a Dani Pedrosa, tre volte campione del mondo di motociclismo, che con i suoi 1,60 m è stato uno dei migliori piloti in MotoGP. Un esempio che dimostra come la statura non sia un ostacolo insormontabile.

Cosa significa avere un fisico minuto

La soglia critica si aggira intorno a 1,70 m, ma è soprattutto la lunghezza delle gambe a fare la differenza. Due motociclisti possono avere la stessa altezza, ma uno potrebbe toccare terra con entrambi i piedi, mentre l’altro no. In generale, con un’altezza di 1,70 m, si riesce a toccare almeno con le punte dei piedi su gran parte delle moto con sella sotto gli 800 mm.

Qual è l’altezza massima della sella per i piloti bassi?

Potremmo dire 800 mm, ma l’altezza della sella non è tutto: anche la sua larghezza conta. Alcune moto non sono particolarmente alte, ma hanno selle larghe che allargano le gambe, rendendo difficile toccare terra. La Honda Goldwing, ad esempio, non è altissima, ma la sua sella ampia può creare problemi a chi ha gambe corte. Inoltre, bisogna considerare la posizione dei comandi al manubrio e alle pedane. Alcuni modelli custom, ad esempio, hanno comandi avanzati che possono risultare scomodi.

Il peso è un altro fattore cruciale. Moto come l’Aprilia Dorsoduro hanno una sella a 870 mm, più alta di molte enduro come la BMW GS a 840 mm, ma pesano meno: 186 kg contro i 242 kg della GS. Una moto più leggera è più facile da gestire, anche se alta.

La cilindrata spesso indica peso e dimensioni maggiori, ma non sempre è così. La Honda CB125R, ad esempio, ha una sella a 816 mm non troppo sottile, e un pilota basso potrebbe toccare terra solo con le punte. Tuttavia, il suo peso leggero di 125 kg la rende maneggevole, anche in città dove le soste sono frequenti e le superfici non sempre ideali.

Modelli e soluzioni

Oltre a scegliere modelli specifici, esistono soluzioni come kit di abbassamento, regolazioni della sospensione e selle personalizzate. Un sellaio può ridurre lo spessore della sella, soprattutto nella zona dell’interno coscia, per permettere un migliore appoggio dei piedi.

L’esperienza e l’anticipazione giocano un ruolo fondamentale. Evitare di fermarsi in pendenza, spostare il peso su un lato per appoggiare un piede saldamente a terra e conoscere bene la propria moto sono strategie che aiutano molto.

In sintesi, non è necessario limitarsi a modelli come la Honda Monkey o la MSX; le opzioni sono molte di più.

I custom

I custom

La scelta più ovvia per i piloti bassi sono i custom, grazie alla loro seduta bassa che facilita l’appoggio dei piedi a terra. Modelli come la Honda CMX500 Rebel, la Kawasaki Vulcan S e la Yamaha XV950R sono ottime opzioni. Anche le Indian Scout e le Harley-Davidson Sportster meritano considerazione, sebbene alcuni modelli richiedano braccia lunghe per raggiungere comodamente il manubrio.

Attenzione però al peso e alle dimensioni: moto come la BMW R1200RT o la Honda Goldwing hanno sedute basse, ma possono risultare impegnative per via del loro peso e ingombro.

Per orientarvi meglio, ecco una lista di moto adatte ai piloti di statura più bassa, suddivise per categoria.

I roadster

Kawasaki Z400

Una novità interessante è la Kawasaki Z400, derivata dalla sportiva Ninja 400. Con 45 cavalli e un’erogazione fluida, offre una posizione di guida confortevole e un peso contenuto, ideale per chi cerca agilità senza rinunciare alle prestazioni.

Ducati Monster 821

Ducati Monster 821

Per chi desidera qualcosa di più grintoso, la Ducati Monster 821 combina stile e potenza. La sella può essere regolata fino a 785 mm, e il peso rimane sotto i 200 kg. Con 109 CV e 86 Nm di coppia, offre emozioni forti senza compromettere la maneggevolezza. È disponibile anche in versione depotenziata per patente A2.

Suzuki SV650

Suzuki SV650

La Suzuki SV650 è un classico tornato in auge, con una sella a 785 mm e un peso di 197 kg. Il suo bicilindrico da 76 CV è vivace e adatto anche ai neopatentati grazie alla possibilità di depotenziamento.

I trail

Triumph Tiger 800 XRx Low

Triumph Tiger 800 XRx Low

Anche se i trail sono spesso alti, la Triumph Tiger 800 XRx Low offre una sella a soli 760 mm. Con un peso di 199 kg a secco e un motore da 95 CV, è una scelta interessante per chi cerca versatilità e comfort senza rinunciare alla facilità di guida.

BMW F750GS

BMW F750GS

La BMW F750GS con sella ribassata scende a 770 mm. Non è leggerissima con i suoi 224 kg, ma offre un equilibrio tra prestazioni e accessibilità. Il manubrio largo può richiedere un po’ di adattamento.

Le sportive

Kawasaki Ninja 400

Kawasaki Ninja 400

Le sportive non sono le moto più accessibili per chi è di bassa statura, ma la Kawasaki Ninja 400 fa eccezione. Con una sella a 785 mm e un peso di 168 kg, offre una guida sportiva senza risultare ingombrante. Il motore da 45 CV è brillante e adatto anche ai meno esperti.

Honda CBR500R

Honda CBR500R

La Honda CBR500R è un’altra opzione valida. Con un motore da 48 CV e una sella a 785 mm, unisce prestazioni e comfort. Il peso di 194 kg è ben bilanciato, rendendola adatta a diverse tipologie di piloti.

Le tourer

BMW F800GT

BMW F800GT

Nel segmento delle tourer, la BMW F800GT con sella ribassata a 765 mm può essere una scelta azzeccata. Il peso di 214 kg è gestibile, e il motore da 90 CV offre potenza sufficiente per i viaggi più lunghi. Attenzione però alla posizione dei comandi, che potrebbe non essere ideale per tutti.

Modelli come l’Indian Roadmaster e la Honda Goldwing F6B meritano una menzione speciale: nonostante le dimensioni, offrono una sorprendente facilità di guida.

Le moto vintage

Ducati Scrambler Icon

Ducati Scrambler Icon

La tendenza neo-retro offre diverse opzioni. La Ducati Scrambler Icon, con sella ribassata opzionale a 770 mm e un peso di 186 kg, combina stile e accessibilità. Il design snello facilita l’appoggio dei piedi a terra.

Moto Guzzi V9 Bobber e Roamer

Moto Guzzi V9 Bobber e Roamer

Le Moto Guzzi V9 Bobber e Roamer pesano 199 kg e hanno selle rispettivamente a 780 mm e 785 mm. La facilità di guida e il carattere del motore le rendono scelte interessanti per chi cerca qualcosa di diverso.

Triumph Bonneville Speedmaster

Triumph Bonneville Speedmaster

La Triumph Bonneville Speedmaster è un gioiello per chi cerca comfort e stile. Con una sella a soli 705 mm e un motore da 77 CV, offre una guida rilassata e piacevole. Il peso di 245,5 kg è ben distribuito, rendendola più maneggevole di quanto si pensi.

Questo panorama dimostra che la statura non deve essere un ostacolo alla passione per le due ruote. Con le giuste informazioni e un po’ di ricerca, è possibile trovare la moto perfetta per le proprie esigenze. Prima di prendere una decisione, è sempre consigliabile fare un test ride e consultare i concessionari per personalizzare al meglio la moto scelta.

Ricordate: la moto ideale è quella che vi fa sorridere ogni volta che girate la chiave.

Gabriele Giordano
Gabriele Giordano
Gabriele Giordano, nato a Torino nel 1985, ha trasformato la sua passione per il mondo dei motori in una carriera brillante. Dopo aver conseguito una laurea in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Torino, ha iniziato a lavorare come giornalista per diverse riviste specializzate, distinguendosi per la sua capacità di interpretare e spiegare le innovazioni tecnologiche nel settore automobilistico. Con una carriera che abbraccia più di un decennio, Gabriele continua a influenzare il panorama del giornalismo motoristico con le sue analisi approfondite e reportage appassionati.
Pubblicato in: Tendenze