Volkswagen dice addio ai nomi “ID” e rilancia i modelli iconici del passato

Scritto da Daniele Bianchi

Per molti automobilisti, dire “Golf” o “Polo” significa evocare ricordi di viaggi, primi amori e chilometri di libertà. Ora, con una mossa che profuma di nostalgia ma guarda al futuro, Volkswagen ha deciso di archiviare la sigla “ID.” per tornare ai nomi che hanno fatto la storia del marchio.

Ritorno ai nomi che hanno fatto la storia

Durante un incontro interno nella sede di Wolfsburg, il responsabile del marchio Volkswagen, Thomas Schäfer, ha annunciato che l’era dei nomi “ID.” è giunta al termine. L’idea, nata nel 2019 con la presentazione della ID.3, doveva segnare un nuovo capitolo: un’identità autonoma per la gamma elettrica del gruppo. “ID” significava infatti intelligent design e identità, concetti simbolici che accompagnavano la transizione verso l’elettrico.

Ma a distanza di pochi anni, il messaggio sembra non aver fatto breccia nel cuore dei clienti. I modelli ID. non hanno mai raggiunto la stessa popolarità delle versioni con motore termico. Per questo, Volkswagen ha deciso di tornare a nomi familiari, capaci di trasmettere fiducia e continuità. “I nomi iconici non devono morire”, avrebbe dichiarato Schäfer, spiegando che un Golf resta un Golf, anche quando viaggia solo grazie a una batteria.

Un passo indietro per fare un salto avanti

La decisione non è un semplice cambio di etichetta, ma un’operazione di identità di marca. Negli ultimi anni, la famiglia ID. ha faticato a conquistare il grande pubblico, complice una percezione fredda e troppo “tecnologica”. Tornare a nomi che evocano emozioni, come Polo o Tiguan, significa anche restituire umanità al brand, ricordando alle persone perché si erano innamorate di Volkswagen in primo luogo.

Un impiegato dello stabilimento di Wolfsburg ha raccontato a un giornale tedesco che la notizia è stata accolta con entusiasmo: “È come se il marchio ritrovasse se stesso. Tutti qui sanno cosa significa costruire una Golf: è più di un’auto, è una tradizione.”

Il primo modello con il nuovo nome è già in arrivo

Il cambiamento non resterà solo su carta. Volkswagen ha già pianificato il lancio di un nuovo modello elettrico compatto, atteso nei prossimi mesi, che inaugurerà questa nuova fase. L’auto, finora conosciuta come “ID.2”, potrebbe presentarsi con un nome più familiare, come E-Polo o ID.Polo, fondendo innovazione e storia.

Fonti interne indicano che la transizione ai nuovi nomi sarà graduale. Gli attuali modelli ID. — dalla ID.4 alla ID.7 — continueranno per un periodo a mantenere la loro denominazione, per poi essere progressivamente integrati nella nuova nomenclatura.

Un futuro elettrico dal cuore tradizionale

Con questa scelta, Volkswagen cerca di colmare il divario tra passato e futuro. L’obiettivo è far sì che la transizione verso la mobilità elettrica non sembri una rottura, ma un’evoluzione naturale. Perché, in fondo, chi è cresciuto con una Golf o una Polo continuerà a sentirsi a casa anche al volante di una loro versione elettrica.

In un mondo automobilistico dove la tecnologia corre veloce e i nomi cambiano a ogni stagione, Volkswagen punta su ciò che resta immutabile: il legame emotivo con i propri modelli. E questa, più che una strategia di marketing, sembra una promessa fatta ai suoi automobilisti di ieri e di domani.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze