Con il 15 agosto appena passato, la prima data limite per il controllo tecnico delle moto è ormai alle spalle. Introdotto nel mese di aprile, il controllo tecnico è diventato obbligatorio per molte moto in Francia, e ora è il momento di fare chiarezza su quando ogni motociclista dovrà affrontare il primo controllo, in base all’anno e al mese di immatricolazione del proprio veicolo.
Le date di scadenza per il controllo tecnico
Dal 15 aprile 2024, il controllo tecnico è diventato obbligatorio per tutte le moto delle categorie L1 a L7. Il rinnovo di questa verifica sarà necessario ogni 3 anni, e dovrà essere effettuato presso un centro di controllo autorizzato. Per evitare un sovraffollamento delle strutture di controllo, il governo ha deciso di stabilire un calendario preciso, suddiviso in base all’anno e al mese di immatricolazione della moto.
Ecco le principali date di scadenza, in base all’anno di immatricolazione del veicolo:
- Per le moto immatricolate prima del 2017 – il primo passaggio obbligatorio al controllo tecnico dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2024.
- Per le moto immatricolate tra il 2017 e il 2019 – il controllo dovrà essere effettuato entro il 31 dicembre 2025.
- Per le moto immatricolate tra il 2020 e il 2021 – il controllo dovrà avvenire prima del 31 dicembre 2026.
- Per le moto immatricolate dopo il 2022 – il primo passaggio obbligatorio sarà da fare entro 5 anni dalla data di immatricolazione.
Prepararsi al controllo tecnico

È importante programmare il controllo tecnico con anticipo, soprattutto se la propria moto rientra nelle categorie che devono fare il controllo entro il prossimo anno. Molti motociclisti potrebbero non essere ancora consapevoli delle nuove normative e delle scadenze per il controllo. Conoscere queste date vi permetterà di evitare sanzioni e di garantire che la vostra moto sia in buone condizioni per circolare in sicurezza sulle strade.
L’introduzione di questo obbligo ha suscitato un ampio dibattito, ma è chiaro che il controllo tecnico è pensato per garantire la sicurezza dei motociclisti e degli altri utenti della strada, riducendo i rischi derivanti da guasti meccanici o da eventuali difetti strutturali dei veicoli.