Abbiamo provato la CFMoto Ibex 450: ecco perché ci ha sorpreso

Scritto da Daniele Bianchi

Nel mondo delle moto da avventura, c’è sempre stato un vuoto tra i colossi da turismo tecnologicamente avanzati e le piccole cilindrate d’ingresso, spesso troppo basiche. È proprio in questo spazio che si colloca la nuova CFMoto Ibex 450, una moto che, con un prezzo molto competitivo, riesce a combinare prestazioni, versatilità e un’inaspettata dose di divertimento.

La Ibex 450 non è né mastodontica né minimalista: rappresenta quel punto di equilibrio dove la cilindrata media incontra la leggerezza e una buona dose di tecnologia. Una via di mezzo ben riuscita, capace di regalare esperienze da vera “ADV” (Adventure bike) senza spaventare chi è alle prime armi.

Un motore che non delude

Cuore pulsante della Ibex è il bicilindrico parallelo da 449 cm³ con albero a gomiti a 270 gradi. Non è una novità assoluta – deriva dalle sorelle stradali 450NK e 450SS – ma è stato rivisitato per migliorare il comportamento ai regimi intermedi. Il risultato? 44 cavalli a 8.500 giri e 32,5 Nm di coppia a 6.250 giri, abbastanza per affrontare con disinvoltura sia l’asfalto che le strade bianche.

Su percorsi misti, l’erogazione fluida ai bassi regimi e la risposta dolce del gas rendono la guida rilassata anche su fondi difficili, come abbiamo scoperto tra sabbia e colline sotto il sole cocente delle Filippine. Unico neo? La leva della frizione, che potrebbe offrire un po’ più di feedback nei punti d’innesto.

Sospensioni e ciclistica: il giusto compromesso

Il telaio della Ibex 450 è stato sviluppato da zero, con influenze dichiarate dalla KTM 790 Adventure, grazie alla partnership con Pierer Mobility AG. Il pacchetto ciclistico è completato da una forcella KYB completamente regolabile e un monoammortizzatore posteriore con escursione da 20 cm, sufficiente per divertirsi anche lontano dall’asfalto.

Le ruote tubeless da 21 e 18 pollici sono una gradita sorpresa per chi vuole evitare le noie delle camere d’aria. La moto si guida con naturalezza, ha un buon bilanciamento e si lascia manovrare senza opporre resistenza anche nei tornanti più stretti o nei passaggi tecnici.

Tuttavia, la taratura iniziale delle sospensioni potrebbe risultare un po’ troppo rigida sugli urti secchi, con la forcella che tende a “rimbalzare” troppo sui sassi. Nulla che una buona regolazione non possa sistemare.

Comportamento su strada: sorprendente versatilità

Anche sull’asfalto la Ibex si comporta bene. Agile, precisa, ideale per lunghe giornate in sella, grazie anche a un’altezza sella regolabile (da 80 a 87,1 cm) che si adatta a diverse stature. Solo il posteriore leggermente basso e qualche imprecisione delle sospensioni sui fondi sconnessi possono limitare la fiducia nei tratti guidati.

I freni J.Juan (pinza a 4 pistoncini anteriore e singolo pistone posteriore) garantiscono una frenata adeguata nella guida quotidiana, ma risultano un po’ spugnosi nelle prime fasi dell’azionamento.

Tecnologia a bordo: pochi fronzoli, ma ben studiati

La dotazione elettronica della Ibex 450 include ABS e controllo di trazione disattivabili, gestibili tramite un comodo pulsante sul manubrio sinistro o tramite display TFT da 5″. Mancano le mappature motore o il cruise control, ma l’essenziale c’è, e funziona bene.

Molto apprezzati il parabrezza regolabile e gli specchietti pieghevoli verso l’interno, perfetti per la guida in piedi. Per i piloti più alti, tuttavia, il serbatoio da 18 litri può risultare scomodo: durante i tratti off-road, le ginocchia tendono a toccarne i bordi affilati.

Conclusioni: il piccolo ADV che ci ha convinto

La CFMoto Ibex 450 non è una moto perfetta, ma si avvicina sorprendentemente alla fascia media del segmento ADV, con un prezzo di partenza inferiore ai 7.000 euro. Ha carattere, è piacevole da guidare, e riesce a regalare un’autentica esperienza d’avventura.

In un mercato dove le alternative entry-level spesso deludono e le top di gamma costano una fortuna, l’Ibex rappresenta una scelta intelligente per chi cerca emozioni autentiche senza svenarsi. In breve, una delle sorprese più interessanti dell’anno.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze