Honda GB500 pronta al ritorno negli USA in veste rétro

Scritto da Daniele Bianchi

A distanza di decenni, uno dei nomi più amati dai nostalgici delle due ruote è pronto a tornare. Honda GB500, la classica stradale dal look rétro, potrebbe presto rimettere piede nel mercato americano, cavalcando l’onda della passione per il vintage con una formula rivisitata ma fedele allo spirito originale.

Il ritorno di un nome storico dopo 35 anni

Chi ha vissuto gli anni ’80 sulle due ruote forse ricorderà la Honda GB500TT, una café racer dall’estetica classica, con un cuore monocilindrico e tanto fascino da vendere. Lanciata nel 1985 in Giappone e arrivata brevemente negli USA tra il 1989 e il 1990, era una moto d’avanguardia nel recuperare linee del passato, quando ancora il moderno regnava incontrastato.

Equipaggiata con un monocilindrico a 4 valvole raffreddato ad aria, ispirato alla XR650L, la GB500TT si distingueva per la ciclistica semplice ma elegante, con telaio in tubi d’acciaio, ruote a raggi da 18 pollici e forcella con soffietti in gomma. Un’icona forse in anticipo sui tempi.

La GB350S come base per un nuovo inizio

Il ritorno del nome GB è già realtà in Europa con la Honda GB350S, derivata dalla CB350RS, disponibile in India dal 2021 per fronteggiare le rivali più classiche come Royal Enfield. Il suo monocilindrico raffreddato ad aria con due valvole eroga poco più di 20 CV, ed è stato pensato più per l’efficienza che per le prestazioni pure.

Semplice, affidabile, pensata per chi cerca una moto leggera e accessibile, la GB350S adotta una struttura classica: telaio a culla in acciaio, forcella tradizionale da 41 mm e doppio ammortizzatore posteriore. Ma negli Stati Uniti non è mai arrivata, probabilmente perché considerata troppo “piccola” per il gusto americano.

Sembra che Honda stia resuscitando il nome GB negli Stati Uniti. L’ultima moto ad indossarlo è stata la GB500TT del 1989 e del 1990.

GB500: la scommessa per il mercato USA

Ed è qui che torna in gioco la GB500. Alcuni indizi suggeriscono che Honda sia pronta a rilanciare questo nome negli Stati Uniti, dove ha già depositato il marchio anche in Nuova Zelanda. Un gesto che lascia intendere un concreto interesse verso una versione più grande e adatta al pubblico occidentale.

La GB500TT del 1989-1990 aveva un motore monocilindrico a quattro valvole. Honda

Un’opzione plausibile? Aumentare l’alesaggio del motore della GB350S per raggiungere i 500 cc. Il suo design molto “sottocorsa” (alesaggio 70 mm, corsa 90,5 mm) offre un margine tecnico per espandere la cilindrata senza stravolgere il progetto. Con un alesaggio da 84 mm, si arriverebbe infatti a 501 cc tondi.

Un’alternativa su base SCL500?

Ma Honda potrebbe anche optare per una strada completamente diversa: creare una GB500 partendo dalla SCL500, la scrambler dotata del collaudatissimo bicilindrico parallelo da 471 cc. Un motore già usato con successo su modelli come Rebel 500, CB500F, CBR500R e NX500. Con il suo telaio a doppio ammortizzatore e la linea semplice, sarebbe una base perfetta per una café racer rétro moderna, degna del nome GB.

In un periodo dove il fascino vintage va a braccetto con la praticità e l’accessibilità, Honda sembra pronta a riaccendere i riflettori su uno dei suoi nomi più evocativi. Che la prossima GB500 sia un’evoluzione diretta della 350 o una reinterpretazione moderna su base bicilindrica, una cosa è certa: la passione per il rétro non è mai stata così viva.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze