Suzuki svela un nuovo motore VVT : più coppia e prestazioni senza compromessi

Scritto da Daniele Bianchi

I sistemi di variabile temporizzazione e alzata delle valvole (VVT) hanno avuto un inizio lento nelle moto, ma negli ultimi anni il loro numero è aumentato notevolmente. Marchi come BMW e KTM hanno adottato questa tecnologia, dimostrando che, nonostante le voci sul declino dei motori a combustione interna, questi continuano a essere migliorati anno dopo anno. Ora, anche Suzuki sembra pronta a entrare nel campo con un nuovo motore VVT di piccola cilindrata, come mostrano le ultime domande di brevetto che ne rivelano il design.

L’esperienza di Suzuki con il VVT

Suzuki motore VVT

Suzuki ha già esperienza nell’uso del VVT nelle moto. Il modello GSX-R1000 del 2017, per esempio, impiega un sistema meccanico di fasi di camma che sfrutta la forza centrifuga per modificare la temporizzazione delle valvole man mano che i giri del motore aumentano. Questo sistema, sviluppato per aggirare le restrizioni della MotoGP che vietano l’uso di VVT elettronici e idraulici, ha dimostrato di essere efficace anche nelle moto da strada. Inoltre, i brevetti suggeriscono che Suzuki stia sviluppando un sistema idraulico di fasi di camma per futuri modelli, come la Hayabusa, utilizzando tecnologie simili a quelle già adottate da altre case come Ducati.

Tuttavia, i sistemi di fasi di camma modificate che solo modificano la temporizzazione delle valvole non sono la stessa cosa dei più avanzati sistemi VVT, che modificano anche l’alzata delle valvole (quanto si aprono) e la durata (quanto tempo restano aperte). Abbiamo visto questa tecnologia adottata da BMW e KTM sui loro modelli più avanzati, come la Super Duke 1390. Questi sistemi permettono di cambiare completamente il profilo delle camme per migliorare le prestazioni a diversi regimi del motore.

Il motore Suzuki VVT: un nuovo sviluppo

Il sistema VVT che Suzuki sta sviluppando per i suoi motori paralleli bicilindrici è basato su un alzata variabile delle valvole. La nuova tecnologia, che riguarda il motore da 248cc, si ispira al sistema VVA di Yamaha, che utilizza un doppio rocker per attuare le valvole di aspirazione. Il sistema di valvole variabile è progettato per utilizzare un perno metallico che, tramite la pressione dell’olio, blocca due parti del rocker per attivare il profilo delle camme a alzata elevata. Quando non è necessario, il perno si ritira, permettendo di tornare a un profilo di camma meno aggressivo.

Questa soluzione è progettata per ridurre l’usura e rendere il sistema più compatto rispetto ad altri design simili. In questo modo, Suzuki mira a migliorare le prestazioni del motore senza compromettere la durabilità e l’efficienza del carburante.

Un motore che punta alle prestazioni

Lo stesso motore bicilindrico parallelo di base da 248 cc per cui Suzuki sta sviluppando il suo VVT viene utilizzato nella GSX250R

Il motore sviluppato da Suzuki mantiene lo stesso design di base dei motori precedenti, ma con l’aggiunta del sistema VVT. Il motore da 248cc è già utilizzato in diversi modelli come il GW250 Inazuma, il V-Strom 250 e il GSX250R, e ora, grazie al VVT, potrebbe essere portato a un livello superiore. Il motore bicilindrico parallelo presenta un albero a camme centrale che collega i due cilindri, ma ora è arricchito dalla capacità di modificare le caratteristiche delle valvole.

Un’opportunità per il mercato europeo

Questo nuovo motore, che è anche utilizzato in versione da 298cc in alcuni modelli prodotti in collaborazione con il partner cinese Haojue, potrebbe colmare il gap di Suzuki nel mercato delle moto stradali tra il modello GSX-R125 e i modelli più grandi come l’SV650 e il V-Strom 650. Con l’introduzione del sistema VVT, Suzuki potrebbe rendere questi modelli più competitivi e adatti alle restrizioni sulle emissioni in Europa, offrendo un’alternativa più ecologica e potente per i motociclisti alla ricerca di una moto di piccola cilindrata, ma con prestazioni superiori.

Conclusioni

L’introduzione del sistema VVT da parte di Suzuki rappresenta un passo avanti significativo per il marchio e un’evoluzione importante nel panorama delle moto a piccola cilindrata. Con l’approccio più avanzato alla gestione delle valvole, Suzuki mira a offrire una maggiore efficienza e prestazioni superiori, pur mantenendo una moto compatta e adatta anche ai nuovi standard ambientali. Con la concorrenza sempre più agguerrita nel settore delle moto, l’adozione di tecnologie come il VVT potrebbe rappresentare un punto di svolta per Suzuki, consolidando la sua posizione nel mercato globale delle motociclette.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze