AdBlue : brutta notizia per i conducenti diesel dal 1° gennaio 2025

Scritto da Daniele Bianchi

A partire dal 1° gennaio 2025, i conducenti di veicoli diesel dovranno prestare molta più attenzione alla gestione del sistema AdBlue, l’additivo antipolluzione diventato obbligatorio per le motorizzazioni moderne. La nuova regolamentazione prevede controlli più rigorosi sui sistemi AdBlue, con sanzioni finanziarie molto severe per chi tenterà di manometterli. La situazione sta per cambiare drasticamente, con l’introduzione di una nuova politica di controllo tecnico che prevede pene pecuniarie di 7.500 euro per chi disattiva o manipola il sistema senza autorizzazione.

Il sistema AdBlue: efficacia e problematiche

L’AdBlue è un liquido utilizzato per ridurre le emissioni di ossidi di azoto (NOx) nei motori diesel. Questo additivo viene iniettato nel sistema di scarico del veicolo, trasformando i gas nocivi in vapore acqueo e azoto, sostanze innocue per l’ambiente. In teoria, una soluzione efficace e rispettosa dell’ambiente, ma nella realtà nasconde delle complessità che mettono a dura prova i conducenti.

Il principale problema con l’AdBlue è la cristallizzazione del liquido, un fenomeno che si verifica frequentemente e che può causare gravi danni a componenti cruciali del veicolo, come iniettori, serbatoi e sonde. Le riparazioni necessarie per risolvere questi danni possono arrivare a costare cifre elevate, spesso superiori ai 1.500 euro, soprattutto quando il veicolo non è più in garanzia. Questo ha spinto molti automobilisti a cercare soluzioni alternative, come la disattivazione del sistema, una pratica illegale che può sembrare una soluzione economica, ma che comporta rischi notevoli.

I costi nascosti e il malcontento dei consumatori

L’associazione di consumatori UFC-Que Choisir ha sollevato più volte il problema, raccogliendo un numero crescente di denunce da parte degli automobilisti, in particolare da coloro che possiedono veicoli Citroën e Peugeot, marchi sotto il gruppo Stellantis. Tuttavia, il problema non riguarda solo questi brand, ma tutti i costruttori di veicoli diesel. I malfunzionamenti dell’AdBlue possono impedire a un veicolo di avviarsi, lasciando i proprietari in difficoltà. Questa immobilizzazione spesso porta a soluzioni drastiche e illegali, come la disattivazione del sistema da parte di meccanici poco scrupolosi.

In alcuni paesi, come l’Italia, si sono fatti dei passi avanti, come l’accordo tra Stellantis e i clienti per il risarcimento dei danni. In Francia, invece, la situazione è ancora in stallo. Nonostante l’impegno dell’UFC-Que Choisir e delle azioni verso costruttori e autorità, le risposte sono ancora lente. La responsabilità dei costruttori è sempre più evidente, soprattutto per quanto riguarda la gestione delle pene economiche per i difetti tecnici.

Controlli rinforzati dal 2025: attenzione alla revisione

Con l’aumento dei casi di disattivazione illegale dell’AdBlue, è molto probabile che le politiche di controllo tecnico si intensifichino a partire dal 2025. I centri di controllo tecnici saranno in grado di individuare facilmente la disattivazione dei sistemi AdBlue, e chi verrà sorpreso con il sistema manomesso rischia una multa di 7.500 euro. Se dovete sottoporre la vostra auto a una revisione tecnica, è fondamentale prestare attenzione a questi dettagli.

Punti principali da tenere a mente:

  • Dal gennaio 2025: i controlli tecnici rileveranno automaticamente la disattivazione dei sistemi AdBlue.
  • Sanzione: multa di 7.500 euro per chi disattiva o manipola il sistema AdBlue.
  • Problemi persistenti: i difetti legati all’AdBlue sono frequenti e costosi, e i costruttori non hanno ancora trovato soluzioni soddisfacenti.

I conducenti diesel, quindi, dovranno essere particolarmente cauti, non solo per evitare pesanti sanzioni, ma anche per affrontare in modo proattivo i problemi che potrebbero derivare dalla disattivazione del sistema AdBlue. La strada verso un’efficace gestione delle emissioni è ancora lunga, ma la regolamentazione del 2025 segnerà un cambiamento fondamentale nel panorama automobilistico.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze