Ducati ha deciso di rompere gli schemi nel mondo delle moto monocilindriche con l’introduzione del Superquadro 660. Il nome “Superquadro” richiama immediatamente l’idea di un motore oversquare, e con questo nuovo design, Ducati ha davvero superato se stessa. Se le moto monocilindriche erano fino a ora considerate un settore di nicchia, ora con il Superquadro 660, l’azienda sembra voler cambiare le regole del gioco.
Il concetto di motore oversquare, che implica una corsa corta e un ampio diametro del pistone, è stato utilizzato per ottenere prestazioni superiori. Con un alesaggio di 116mm e una corsa di 62.4mm, questo motore è decisamente più oversquare di qualsiasi altro motore presente in MotoGP, dove il limite è fissato a 1.67. La scelta di questo tipo di motore non è solo una questione di numeri, ma una filosofia per ottenere maggiore potenza e affidabilità.
L’evoluzione del motore monocilindrico Ducati

Il Superquadro 660 prende ispirazione dal motore della 1299 Panigale, ma lo adatta per una moto più compatta e versatile. La testata del motore, derivata proprio da quella della Panigale, è montata su un blocco motore monocilindrico die-cast che contribuisce a mantenere il peso ridotto senza sacrificare le prestazioni. Il motore è progettato per garantire la massima efficienza e potenza, utilizzando materiali avanzati come il magnesio per alcune parti del motore, riducendo così il peso complessivo senza compromettere la robustezza.
Tecnologia avanzata per un motore più potente

Il motore del Superquadro 660 adotta un sistema DOHC (doppio albero a camme in testa) con catena di distribuzione che collega il albero motore a un pignone centrale. Il motore è in grado di erogare 77.5 cavalli a 9.750 giri/min e una coppia di 46 lb-ft a 8.000 giri/min, offrendo così un’erogazione di potenza lineare e accessibile. Con il sistema di scarico Termignoni opzionale, le prestazioni aumentano ulteriormente, raggiungendo 85 cavalli a 9.500 giri/min e una coppia massima di 49 lb-ft.
Innovazioni nei materiali e nel design

Il pistone del Superquadro è un altro esempio di come Ducati abbia spinto i limiti: il pistone da 116mm (più grande di quello di un motore a blocco grande come quello di una Chevy) ha una forma particolarmente compatta, essendo poco più che un disco progettato per ridurre l’accelerazione del pistone e i carichi di inerzia sui cuscinetti. Questo permette una risposta più rapida e fluida del motore, ottimizzando le prestazioni ai bassi regimi e riducendo i consumi.
La biella in acciaio che aziona il pistone è corta, ma progettata con un’area di bearing molto larga per sopportare carichi enormi, con una pressione di combustione che può arrivare fino a 1.200 psi, pari a circa 10 tonnellate di compressione.
Prestazioni elevate in pista e su strada

Nonostante il motore monocilindrico da 660cc, il Superquadro 660 ha una risposta ai bassi regimi che è sorprendentemente potente, grazie alla sua elevata coppia e al suo sistema di valvole variabili che modificano la temporizzazione delle valvole per adattarsi alle necessità del motore durante la guida. L’inserimento di una frizione assistita di tipo slipper, che riduce il carico sulla leva e previene il pattinamento della ruota posteriore, consente di migliorare l’efficienza nella guida sportiva.
Un motore progettato per le prestazioni

Anche se il motore è più piccolo rispetto ai tradizionali bicilindrici paralleli o ai motori a V, le prestazioni sono notevoli. Il Superquadro 660 è costruito per essere agile e potente, con una coppia lineare che lo rende ideale per le manovre su strada e per la guida sportiva. Inoltre, il piano di sviluppo del motore include opzioni che ne consentono l’uso anche in motocross e in eventi come la Dakar, sebbene al momento non ci siano conferme ufficiali su questa destinazione.
Conclusione: Un motore monocilindrico da non sottovalutare

In sintesi, il Superquadro 660 rappresenta un’innovazione importante nel mondo dei motori monocilindrici. Ducati è riuscita a combinare prestazioni superiori, affidabilità e innovazione tecnologica in un motore che ha tutte le carte in regola per diventare un punto di riferimento nel settore. Con la sua potenza, la sua efficienza e l’adozione di soluzioni avanzate, come il sistema DOHC e il sistema di valvole variabili, il Superquadro 660 si posiziona come un motore versatile, in grado di offrire prestazioni straordinarie su strada, in pista e, chissà, anche in competizioni off-road.