Quando sentiamo parlare di Xiaomi, pensiamo automaticamente agli smartphone, agli smartwatch e ai monopattini elettrici. Chi avrebbe mai immaginato che un giorno questa azienda avrebbe deciso di produrre una vera e propria auto elettrica? Eppure, è proprio ciò che è accaduto: Xiaomi ha presentato ufficialmente la sua prima berlina elettrica, la SU7, puntando dritta a giganti come Tesla e Porsche.
Una sfida ambiziosa: l’auto elettrica secondo Xiaomi

Durante l’evento di lancaccio tenutosi recentemente a Pechino, Xiaomi ha rivelato di aver deciso di entrare nel settore automotive con un approccio radicale: invece di affidarsi a tecnologie già sviluppate da altri, ha scelto di realizzare internamente motori, batterie, telai e persino il sistema operativo. Si tratta di una mossa molto simile alla strategia adottata da Tesla, ma con l’ambizione di offrire prestazioni degne di una Porsche Taycan.
Un’auto che promette molto: prestazioni e autonomia
La nuova Xiaomi SU7 non è una semplice auto elettrica pensata per attirare l’attenzione, ma un modello con caratteristiche tecniche notevoli. Xiaomi ha infatti promesso un’autonomia di ben 800 chilometri, un risultato che la collocherebbe ai vertici della categoria. Da appassionato di auto elettriche, confesso che una simile autonomia mi incuriosisce moltissimo, soprattutto considerando le difficoltà che si incontrano spesso nel gestire viaggi lunghi con molte altre auto elettriche.
Anche dal punto di vista delle prestazioni pure, la SU7 vuole stupire: Xiaomi dichiara infatti un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 2,78 secondi, mettendo nel mirino direttamente le berline sportive più veloci del mercato, come la Tesla Model S Plaid.
Motori elettrici innovativi: velocità di rotazione record
Una curiosità riguarda il modo in cui Xiaomi ha deciso di presentare i propri motori. Invece di parlare di cavalli o kW, l’azienda cinese ha messo l’accento sulla capacità massima di rotazione dei suoi propulsori. Il motore elettrico HyperEngine V6 della SU7, infatti, può raggiungere i 21.000 giri al minuto, superando abbondantemente i 20.000 giri dichiarati da Tesla e i 16.000 della Porsche Taycan.
In futuro, Xiaomi ha annunciato che introdurrà nuovi motori in grado di arrivare addirittura a 35.000 giri/minuto. Un dato impressionante, anche se forse più utile a livello marketing che realmente percepibile durante la guida.
Design e tecnologia di bordo: tra minimalismo e intelligenza artificiale

Visivamente, la Xiaomi SU7 sembra essere un incrocio ben riuscito tra una Tesla Model S e una Porsche Taycan: linee pulite e aerodinamiche, un abitacolo minimalista dominato da un grande schermo touch centrale, e un ambiente interno definito non più come un semplice abitacolo, ma una vera e propria “smart cabin“.
A differenza della strategia minimalista di Tesla, Xiaomi ha deciso di includere anche un pratico head-up display per la proiezione delle informazioni principali sul parabrezza. Ricordo la prima volta che provai questa tecnologia a bordo di una Hyundai Ioniq 6: è comoda e rende la guida decisamente più intuitiva e meno distratta.
Xiaomi HyperOS: il software che rende la SU7 davvero “smart”
La SU7 non poteva che utilizzare un software proprietario, il Xiaomi HyperOS, lo stesso sistema operativo che alimenta già molti smartphone della casa cinese. L’obiettivo è chiaro: offrire un’esperienza utente integrata e fluida, come quella a cui Xiaomi ci ha già abituati con i suoi dispositivi. Lei Jun, CEO e fondatore di Xiaomi, ha sottolineato l’importanza strategica della tecnologia e della guida autonoma, annunciando un investimento complessivo di 10 miliardi di dollari nel settore automotive nel prossimo decennio.
Batterie e versioni disponibili
La SU7 sarà disponibile in due versioni principali, basate su due diverse capacità della batteria: una da 73,6 kWh e una più grande da 101 kWh, quest’ultima probabilmente necessaria per raggiungere l’autonomia dichiarata di 800 km. Xiaomi non ha però approfondito dettagli sulla tecnologia utilizzata nelle batterie né sul sistema di ricarica, lasciando alcuni interrogativi aperti.
Mercato e futuro commerciale
Per il momento, Xiaomi sembra puntare principalmente al mercato cinese: la SU7 misura infatti 4,99 metri di lungheza, dimensioni apprezzate nel mercato locale. Non è ancora chiaro se e quando arriverà in Europa, anche se la concorrenza europea non sta certo a guardare: Volkswagen con la sua ID.7 propone già un’autonomia di circa 700 km nel ciclo WLTP.
In definitiva, la sfida di Xiaomi è coraggiosa e ambiziosa, e dimostra quanto il settore dell’auto elettrica sia oggi competitivo e dinamico. Non resta che attendere per capire se Xiaomi saprà replicare il successo ottenuto nel mondo degli smartphone anche in quello automobilistico, diventando davvero un concorrente pericoloso per marchi consolidati come Tesla e Porsche.