Basta una semplice frase di Carlos Tavares, CEO di Stellantis, e una nota diffusa da una banca d’affari per far tornare alla ribalta l’idea di una nuova acquisizione da parte del colosso automobilistico. L’ipotesi, che circola da tempo, potrebbe concretizzarsi entro l’anno, portando il gruppo a 14 marchi a espandere ulteriormente il proprio dominio.
Strategie e obiettivi di Stellantis
L’evento si è svolto ad Auburn Hills, Michigan, quartier generale americano di Stellantis, dove Tavares ha incontrato un gruppo di investitori. Durante l’incontro, il dirigente ha confermato l’intenzione di distribuire 7,7 miliardi di euro tra dividendi e riacquisto di azioni entro l’anno e ha assicurato che il prossimo anno i profitti saranno ancora più elevati. La domanda che sorge spontanea è: come riuscirà Stellantis a mantenere questa crescita nonostante un mercato in calo negli Stati Uniti e in Europa?
General Motors nel mirino?
Secondo Michael Foundoukidis, analista della banca d’affari Oddo, una possibile soluzione potrebbe essere l’acquisizione di General Motors.
I motivi? GM è uno dei leader negli Stati Uniti, dove Stellantis, e in particolare il marchio Jeep, ha recentemente perso terreno. Inoltre, a differenza di Stellantis, il gruppo americano ha una presenza ancora limitata in Europa. L’unione tra questi due colossi potrebbe quindi rafforzare la posizione di Stellantis sia negli USA che nel mercato globale.
Tuttavia, un’operazione di tale portata potrebbe incontrare ostacoli significativi. Le autorità antitrust americane potrebbero bloccare l’accordo per evitare un’eccessiva concentrazione del mercato. Non va dimenticato che, nella classifica delle vendite negli USA, GM è ai vertici con modelli come il Chevrolet Silverado e il GMC Sierra, mentre Stellantis si posiziona al secondo posto con il Ram 1500.

E se fosse Ford la prossima mossa?
Se l’acquisizione di GM si rivelasse troppo complessa, Ford potrebbe rappresentare un’alternativa interessante. Il marchio di Dearborn ha registrato 7 miliardi di dollari di utile prima delle imposte nel 2023, ma ha subito un forte impatto economico a causa della transizione verso l’elettrico, con perdite vicine ai 4 miliardi.
Ford inoltre fatica a mantenere la propria posizione nel mercato europeo, dove modelli come Explorer, Puma e Kuga devono affrontare una concorrenza agguerrita proprio dai brand di Stellantis. L’acquisizione del marchio americano potrebbe dunque consolidare ulteriormente la presenza di Stellantis in Europa e negli Stati Uniti.
Il piano di Carlos Tavares
Indipendentemente da quale marchio sarà preso di mira, una cosa è certa: Carlos Tavares ha una visione molto chiara del futuro dell’industria automobilistica. Il dirigente ha ribadito più volte che, secondo lui, solo cinque grandi gruppi sopravviveranno nel lungo periodo, e Stellantis ha tutte le intenzioni di essere tra questi.
L’attesa è alta e il settore automobilistico guarda con attenzione ai prossimi passi del colosso nato dalla fusione tra Fiat-Chrysler e PSA. Un’altra acquisizione potrebbe rappresentare una mossa strategica decisiva per rafforzare la leadership del gruppo nel panorama mondiale.