Ford Mustang (2024): cavalli tutt’altro che fossilizzati

Scritto da Daniele Bianchi

Con il suo inconfondibile motore V8 dal suono profondo, la trasmissione manuale e una linea muscolosa, la Ford Mustang del 2024 rinnova una formula che ha conquistato appassionati per oltre sei decenni. Nonostante le sfide legate alle normative ambientali e ai costi, questa pony car resiste, dimostrando che il fascino delle sportive americane è più vivo che mai.

Design senza tempo, con un tocco di modernità

Il design della nuova Mustang mantiene i tratti iconici della sesta generazione, con il suo lungo cofano e il profilo fastback. Tuttavia, alcuni dettagli la rendono più aggressiva: fari sottili, fanali posteriori angolati e una griglia anteriore che sembra mordere l’asfalto. Questo look è un omaggio al passato, ma con un tocco di modernità che la distingue.

Cuore meccanico e anima tradizionale

Sotto il cofano, il V8 Coyote di quarta generazione rimane il protagonista, con una cilindrata di 5.0 litri e una potenza di 446 CV a 7.250 giri/min. Sebbene leggermente meno potente rispetto alla versione precedente, il motore compensa con un aumento della coppia, raggiungendo 540 Nm a 5.100 giri/min. Non c’è traccia di sistemi ibridi o di recupero energetico: questa Mustang punta esclusivamente sull’energia fossile.

La dinamica è affidata a sospensioni MagneRide aggiornate e a una trasmissione che offre due opzioni: manuale a sei rapporti o automatica a dieci rapporti. Questo equilibrio tra tradizione e modernità garantisce una guida coinvolgente e prestazioni all’altezza del nome Mustang.

La Mustang

La versione Dark Horse: un cavallo da corsa

Per chi cerca qualcosa di più estremo, la Mustang Dark Horse rappresenta la scelta ideale. Con dettagli estetici come uno spoiler posteriore e un paraurti ridisegnato, questa versione si distingue anche sotto il profilo tecnico. Il motore beneficia di alberi a camme ottimizzati e un sistema di raffreddamento migliorato, mentre il differenziale posteriore Torsen e una trasmissione manuale specifica completano il quadro.

Nonostante una differenza di soli 7 CV rispetto alla versione GT, la Dark Horse offre un’esperienza di guida nettamente più coinvolgente, grazie a un assetto rivisto e a una maggiore precisione nelle curve.

Mustang Dark Horse

Un abitacolo che divide

Salendo a bordo, l’entusiasmo potrebbe calare. Se da un lato troviamo una dotazione tecnologica all’avanguardia, dall’altro l’abitacolo perde parte del fascino retrò delle precedenti generazioni. I due schermi digitali, uno da 12,4 pollici per il cruscotto e uno da 13,2 pollici per l’infotainment, risultano pratici ma poco integrati nel design generale, facendo somigliare l’interno più a un SUV che a una sportiva iconica.

Certo, la connettività è eccellente, permettendo di collegare facilmente lo smartphone e godersi la colonna sonora ideale per un viaggio in Mustang. Tuttavia, un approccio estetico più fedele alle radici del modello sarebbe stato apprezzato dagli appassionati.

Cruscotto della Mustang

Conclusioni

La Ford Mustang 2024 continua a incarnare lo spirito delle pony car, offrendo un’esperienza di guida autentica e appagante. Pur con qualche compromesso in termini di design interno, resta una delle poche sportive capaci di combinare tradizione e innovazione. Per gli amanti del motore a combustione, è un’opportunità da cogliere prima che il futuro elettrico prenda il sopravvento.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze