Le auto-radar gestite da privati sono causa di incidenti stradali

Scritto da Daniele Bianchi

Le auto-radar gestite da società private, introdotte per migliorare la sicurezza stradale, sembrano paradossalmente contribuire agli incidenti. Un episodio particolarmente grave è avvenuto nel maggio scorso nella regione della Manica, quando una di queste auto-radar ha invaso la corsia opposta, scontrandosi con una Ford Mustang. La conducente dell’auto-radar, che ha ammesso di essersi addormentata al volante, ha provocato un incidente in cui sono rimasti feriti i due occupanti della Mustang.

Secondo i dati raccolti da esperti del settore, almeno quattro incidenti hanno coinvolto auto-radar private in meno di un anno. Sebbene le cause precise di alcuni di questi episodi restino poco chiare, in due casi i veicoli radar danneggiati sono stati destinati alla demolizione o venduti all’asta. L’incidente nella Manica ha chiaramente evidenziato una responsabilità della conducente, ma per gli altri casi non è stato confermato se il fattore umano fosse determinante.

Condizioni di lavoro critiche

Un ex dipendente di una delle società incaricate della gestione di queste auto ha denunciato le pesanti condizioni di lavoro. Gli autisti devono percorrere tragitti prestabiliti per turni che possono durare fino a 10 ore, spesso in orari che variano considerevolmente, come partenze alle prime luci dell’alba o rientri a notte fonda. Questa routine monotona e prolungata contribuisce a un alto livello di stanchezza, aumentando il rischio di distrazioni. L’ex lavoratore ha confessato che, in situazioni di estrema fatica, gli capitava di “urtare le bordure” della strada a causa di brevi cali di attenzione.

Un altro problema riguarda lo stato dei veicoli utilizzati. Molti di questi mezzi, che dovrebbero garantire la sicurezza, superano i 300.000 chilometri di percorrenza e non sempre ricevono la manutenzione necessaria per operare in sicurezza.

Un paradosso per la sicurezza stradale

Le auto-radar private, introdotte per monitorare la velocità e ridurre i rischi, sembrano invece trasformarsi in pericoli su ruote. Al 1° gennaio 2023, erano già 223 i veicoli radar privati in circolazione quotidiana in Francia, un numero destinato a crescere. Tuttavia, gli episodi segnalati sollevano interrogativi sulla loro efficacia e sull’impatto reale sulla sicurezza stradale.

Questo sistema, apparentemente progettato per la prevenzione, rischia di diventare controproducente se non si affrontano problemi come le condizioni lavorative degli autisti e la manutenzione dei mezzi. La stanchezza dei conducenti e l’usura dei veicoli possono facilmente trasformare uno strumento di controllo in un fattore di rischio per gli altri utenti della strada.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze