In Francia, un’auto elettrica diventa meno inquinante di una termica dopo 10.000 km, e non finisce qui

Scritto da Daniele Bianchi

Le auto elettriche sono spesso considerate una scelta ecologica rispetto ai veicoli a combustione interna. Nonostante alcune critiche, numerosi studi dimostrano che, sull’intero ciclo di vita, un’auto elettrica risulta meno inquinante di una auto termica. La produzione delle batterie, tuttavia, comporta una “debito di carbonio” iniziale, che le auto elettriche compensano con l’utilizzo, soprattutto in Paesi con un mix energetico decarbonizzato.

Raggiungere l’equilibrio ecologico

Il tempo necessario affinché un’auto elettrica superi il bilancio di emissioni di una termica dipende dal mix energetico del Paese in cui viene ricaricata. In Francia, grazie alla prevalenza di energia nucleare e rinnovabile, bastano circa 10.000 chilometri per raggiungere la parità con una termica. Negli Stati Uniti, dove l’elettricità è più carbonizzata, sono necessari oltre 41.000 chilometri, mentre in Cina si arriva a 118.000 chilometri, a causa dell’elevato uso di carbone per produrre energia.

Tesla Modello Y

Il caso della Cina e il miglioramento globale

La Cina, uno dei maggiori produttori di veicoli elettrici, sta affrontando il problema dell’elevata intensità carbonica della sua energia. Attualmente, una macchina elettrica in Cina emette 121 gCO2 per chilometro, più di un’auto termica nel Regno Unito. Tuttavia, le autorità cinesi hanno pianificato una transizione verso fonti rinnovabili, con l’obiettivo di ridurre del 70% l’uso di carbone entro il 2040. Questo cambiamento renderà le auto elettriche ancora più sostenibili nel prossimo futuro.

Fonte energetica per la generazione di energia in Cina

L’importanza dei veicoli elettrici compatti

Un segmento interessante per ridurre l’impatto ecologico è quello dei mini veicoli elettrici, molto popolari in Cina. Queste auto, grazie a batterie più piccole e un consumo medio inferiore a 12 kWh/100 km, emettono fino al 32% in meno di CO2 rispetto ai modelli più grandi. Con un ciclo di vita di 250.000 chilometri, questi veicoli contribuiscono significativamente a diminuire l’impatto ambientale del trasporto privato.

Piccola auto elettrica

La Francia, modello di sostenibilità

Grazie al suo mix energetico pulito, la Francia si distingue come uno dei Paesi con il minor impatto ambientale legato alla ricarica delle auto elettriche. Con un’energia per il 96% decarbonizzata, un’auto elettrica ricaricata in Francia può compensare il suo debito di carbonio in meno di 10.000 chilometri. Questo dato posiziona la Francia come leader europeo nella sostenibilità delle auto elettriche, dimostrando l’importanza delle politiche energetiche nazionali.

Fonte di energia elettrica

L’evoluzione verso un futuro a emissioni zero

Le auto elettriche non rappresentano solo una soluzione per ridurre le emissioni, ma diventano parte di un sistema energetico integrato grazie alle tecnologie come il Vehicle-to-Grid (V2G), che consente alle auto di fornire energia alla rete elettrica. Questi sviluppi, combinati con l’aumento delle energie rinnovabili e l’autoproduzione domestica di energia, promettono un futuro sempre più decarbonizzato.

Nissan Re-Leaf

Conclusione

Mentre le auto termiche continuano a evolversi, il loro impatto ambientale rimane significativamente superiore a quello dei veicoli elettrici. Con un numero crescente di Paesi che vietano la vendita di auto a combustione interna, il settore automobilistico sta affrontando una transizione senza precedenti verso un futuro più sostenibile. Le auto elettriche, con un impatto ambientale in continuo miglioramento, rappresentano una delle principali soluzioni per contrastare il cambiamento climatico e garantire un trasporto a basse emissioni.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze