Le auto più rapide del mondo – Dodge Challenger accelera da 0 a 100 km/h in 1,66 secondi

Scritto da Daniele Bianchi

Immagina di assistere all’ultimo spettacolo di una leggenda delle quattro ruote. La Dodge Challenger, iconica muscle car americana, ha deciso di chiudere in bellezza la sua era con un gesto audace: infrangere un record di accelerazione che lascia senza fiato. Il nuovo modello SRT Demon 170 raggiunge i 100 km/h da fermo in soli 1,66 secondi, un traguardo straordinario per un’auto di produzione, dimostrando che Dodge non ha dimenticato le sue radici potenti anche mentre si avvicina all’era dell’elettrico.

Un record che fa tremare i concorrenti

La Challenger SRT Demon 170 non è solo un’evoluzione, ma una vera e propria dichiarazione di intenti. Nel 2017, il modello precedente aveva già stupito il mondo con i suoi 840 cavalli e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2,4 secondi. Tuttavia, gli ingegneri di Dodge non si sono accontentati e hanno spinto ulteriormente i limiti, mirando a superare giganti come la Bugatti Chiron Super Sport e la Tesla Model S Plaid. Il risultato è una macchina che, pur mantenendo una cilindrata di 500 cm³, eroga una potenza incredibile di 1.039 cavalli e una coppia di 1.281 Nm. Questo rende la SRT Demon 170 non solo una delle auto di serie più veloci al mondo, ma anche un simbolo di pura potenza e ingegneria avanzata.

Marco Bianchi, appassionato di automobili sportive, commenta: “Guidare una Dodge Challenger SRT Demon 170 è come essere catapultati in un’altra dimensione. L’accelerazione è così rapida che ti senti quasi sollevare dal sedile. È un’esperienza che poche auto riescono a offrire.”

Un mostro su strada

Nonostante la sua natura estremamente potente, la SRT Demon 170 è stata progettata per essere utilizzabile anche su strada. Dotata di pneumatici specifici per una massima aderenza e di un telaio ottimizzato per gestire l’immensa potenza, questa Challenger è pronta a dominare sia le strade cittadine che le piste da corsa. Tuttavia, la federazione americana delle gare di dragster ha escluso la Demon dalle competizioni ufficiali a causa della mancanza di un sistema di frenata tramite paracadute, ritenuto indispensabile per le prestazioni offerte.

Luca Verdi, pilota dilettante, racconta: “Ho avuto l’opportunità di testare la Demon 170 e posso dire che è un vero mostro. La gestione della potenza è sorprendente e, nonostante il peso, l’auto risponde istantaneamente a ogni comando. È una macchina che incarna perfettamente lo spirito delle muscle car americane.”

La fine di un’epoca

Con la produzione della SRT Demon 170 limitata a 3.000 esemplari per il mercato statunitense e solo 300 per il Canada, questa Challenger diventa non solo un pezzo da collezione ma anche un ultimo omaggio ai motori termici. Dodge sta così chiudendo un capitolo importante della sua storia, preparando il terreno per l’introduzione di veicoli elettrici senza dimenticare l’eredità di potenza e prestazioni che l’ha resa celebre.

Per gli appassionati e i collezionisti, possedere una Demon 170 non è solo avere un’auto veloce, ma anche custodire un pezzo di storia automobilistica. Con un prezzo inferiore ai 110.000 euro, questa muscle car offre un’esclusività e una performance che la rendono ambita in ogni collezione privata.

Marco Ferrari, analista finanziario ed entusiasta di automobili, conclude: “La Dodge Challenger SRT Demon 170 non è solo una macchina, ma un simbolo di un’epoca che si conclude con grande stile. Mentre ci avviciniamo sempre di più a un futuro elettrico, questa Challenger rappresenta l’apice della potenza dei motori a combustione interna, lasciando un segno indelebile nella storia delle auto sportive.”

In definitiva, la SRT Demon 170 non solo stabilisce nuovi standard di velocità, ma celebra anche l’ingegneria e la passione che hanno caratterizzato Dodge per decenni. Anche se il futuro sarà probabilmente dominato dalle tecnologie elettriche, questa Challenger dimostra che l’eredità delle muscle car americane è ancora viva e vibrante.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze