Dopo le recenti innovazioni di Honda con il sistema E-Clutch e a quasi vent’anni dall’introduzione del proprio Y-CCS sulla FJR, Yamaha si appresta a lanciare una nuova generazione di trasmissioni automatiche: il Y-AMT. Questo innovativo dispositivo elimina la necessità della leva della frizione ed è destinato a equipaggiare numerosi modelli con motori CP2, CP3 e CP4. Scopriamo insieme le novità di questa tecnologia e cosa comporta per gli appassionati di moto.
Yamaha introduce il Y-AMT
La tecnologia Yamaha Automated Manual Transmission (Y-AMT) è stata progettata per elevare l’esperienza di guida, segnando l’inizio di una nuova era per il marchio giapponese. Questo sistema offre una dimensione completamente nuova alla guida sportiva, mantenendo comunque il controllo manuale del freno e altre funzionalità essenziali. Secondo gli ingegneri di Iwata, il Y-AMT permette ai piloti di concentrarsi pienamente sulle prestazioni della moto, grazie a una gestione dei cambi marcia fluida e costante.
Ricordo una volta, durante un viaggio in montagna, quanto sarebbe stato utile non dover continuamente azionare la frizione nei tornanti stretti. Con il Y-AMT, situazioni come queste diventano molto più agevoli, permettendo di godersi appieno il panorama senza distrazioni.
Funzionamento e caratteristiche del Y-AMT
Il Y-AMT prende spunto dal precedente sistema YCC-S presente sulla FJR1300, ma con significativi miglioramenti. I cambi di marcia vengono gestiti tramite indice e pollice, utilizzando un doppio comando sul manubrio: un pulsante “+” per salire di marcia e uno “−” per scalare. Questo offre al pilota maggiore libertà, consentendo di cambiare rapporto senza dover spostare le mani o i piedi.
Inoltre, il sistema integra due programmi di trasmissione automatica (AT). Attivando il pulsante “mode” sul lato destro del manubrio, si può scegliere tra diverse modalità di guida. La modalità “D+” offre cambi marcia più sportivi, mantenendo il motore a regimi elevati per un’esperienza di guida entusiasmante. Al contrario, la modalità “D” propone cambi più morbidi e regimi motore bassi, ideale per gli spostamenti quotidiani e il traffico cittadino.
Vantaggi del Y-AMT per i motociclisti
Il Y-AMT non solo semplifica la vita in sella, ma contribuisce anche a una maggiore sicurezza. Eliminando la necessità della leva della frizione, il pilota può concentrarsi su elementi fondamentali come accelerazione, frenata, inclinazione della moto e aderenza dei pneumatici. Questo si traduce in una guida più fluida e controllata, specialmente nelle situazioni di guida sportiva.
Yamaha afferma che l’obiettivo è ottimizzare le prestazioni dei motori Crossplane, offrendo una trasmissione che supera l’attuale quickshifter in termini di rapidità, precisione e fluidità. Immaginate di affrontare un percorso tortuoso senza dover pensare al cambio: l’attenzione può essere completamente dedicata alla strada e al piacere di guida.
Disponibilità e prospettive future
Yamaha prevede di introdurre il Y-AMT su una vasta gamma di modelli, inclusi quelli con motori CP2 (689 cc), CP3 (890 cc) e CP4 (999 cc). Questa nuova trasmissione promette di migliorare ulteriormente le prestazioni delle moto, rendendole ancora più competitive nel mercato delle sportive e delle moto di alta gamma.
L’azienda si posiziona così all’avanguardia nell’innovazione tecnologica, offrendo ai motociclisti strumenti avanzati per una guida più piacevole e performante. Personalmente, non vedo l’ora di provare queste nuove funzionalità e scoprire come influenzeranno l’esperienza su strada.
Conclusioni
L’introduzione del Y-AMT da parte di Yamaha rappresenta un significativo passo avanti nel mondo delle motociclette automatiche. Questa tecnologia non solo migliora le prestazioni e la maneggevolezza, ma offre anche una guida più sicura e concentrata per i piloti. Con la promessa di una nuova era, gli appassionati possono aspettarsi esperienze di guida ancora più emozionanti e soddisfacenti.