Superare i 340 km/h alla fine del rettilineo del Mistral è una realtà per le migliori moto che partecipano al Bol d’Or, la celebre gara di endurance che fa sognare appassionati e piloti. Ma questi numeri da capogiro sollevano anche alcune domande: quanto sono accurati questi rilevamenti? E le squadre hanno davvero interesse a puntare tutto sulla velocità massima?

Le migliori velocità di punta al Bol d’Or nel 2022
Mentre si avvicina l’edizione del Bol d’Or, che si terrà dal 15 al 17 settembre, l’attenzione si concentra nuovamente sulle impressionanti velocità di punta che vedremo in pista. L’anno scorso, secondo i dati ufficiali, alcune moto hanno superato i 340 km/h! Un dato che lascia a bocca aperta sia gli appassionati che il grande pubblico. Tuttavia, è importante mettere queste prestazioni in prospettiva.

Durante una visita al circuito Paul Ricard, ho avuto modo di parlare con alcuni tecnici che mi hanno spiegato come la misurazione della velocità massima su questo tracciato sia particolarmente complessa. Le squadre raccolgono dati che indicano velocità effettive inferiori di circa 25 km/h rispetto ai rilevamenti ufficiali, attestandosi tra i 310 e i 320 km/h. Un risultato comunque notevole!
Anche con 1,8 chilometri di rettilineo nel campionato EWC-FIM, una moto di endurance ufficiale non può competere con i prototipi della MotoGP, che vantano aerodinamiche avanzate e fino a 80 cavalli in più. Superare i 300 km/h richiede un incremento di potenza significativo per ottenere aumenti apprezzabili nella velocità di punta.
Ecco le velocità massime registrate al Bol d’Or nel 2022:
- BMW n°37: 349,1 km/h
- BMW n°90: 349,1 km/h
- Yamaha n°7 YART: 345,6 km/h
- Honda n°5 FCC TSR: 343,1 km/h
- Yamaha n°333: 341,1 km/h
- Kawasaki n°11 Webike Trickstar
- Suzuki n°1 SERT: 341,1 km/h
Notate come Yamaha, Honda e BMW si contendano regolarmente il primato della velocità massima, creando una sfida nella sfida che appassiona tifosi e addetti ai lavori.

La velocità massima al Bol d’Or dipende da diverse variabili
La velocità di punta al Bol d’Or, per quanto elevata, è influenzata da vari fattori. Uno dei più significativi è il vento. Ricordo una volta in cui un forte vento di coda ha permesso alle moto di raggiungere velocità incredibili, mentre in condizioni opposte, con un vento frontale di 30 km/h, nessuno è riuscito a superare i 320 km/h lungo il rettilineo.
Un altro elemento cruciale è l’effetto scia. I piloti cercano di sfruttare al massimo l’aspirazione delle moto che li precedono per guadagnare preziosi chilometri orari. Durante una chiacchierata con un pilota, mi ha confessato come sincronizzarsi per sfruttare la scia possa fare la differenza tra un buon tempo e un tempo eccezionale.

Oltre ai fattori esterni, le scelte tecniche giocano un ruolo fondamentale. Il rettilineo del Mistral, pur essendo un momento di respiro per i piloti, è un vero banco di prova per i motori, che devono sostenere una piena potenza per molti secondi. Alcuni team manager, preoccupati per la durata del motore in una gara di endurance, chiedono ai piloti di non spingere al massimo, rimanendo sotto la zona rossa del contagiri.
La rapportatura finale è un altro aspetto chiave. Optare per una marcia più lunga può aiutare a raggiungere una velocità di punta maggiore e a preservare il motore nel rettilineo, ma questo può penalizzare l’accelerazione in uscita dalle curve. Mi viene in mente quando, durante una gara, un pilota si lamentava perché, con una moto troppo “vuota” ai bassi regimi, veniva superato dai rivali in uscita dalle curve più lente.
In definitiva, le squadre devono trovare un equilibrio tra velocità massima e guidabilità complessiva. Anche se avere una moto veloce sul rettilineo è un vantaggio, ciò che conta davvero è il tempo sul giro. Spesso, è il cronometro a dettare le scelte tecniche finali.
Conclusioni
Il fascino del Bol d’Or risiede non solo nella spettacolarità delle velocità raggiunte, ma anche nelle strategie e nelle scelte tecniche che ogni squadra adotta per cercare la vittoria. La prossima edizione promette di regalare emozioni forti, e chissà, magari assisteremo a nuovi record.
Per gli appassionati che seguiranno la gara, sarà interessante osservare non solo chi sarà il più veloce sul rettilineo del Mistral, ma anche come le diverse variabili influenzeranno le prestazioni complessive. In fondo, il motociclismo è una combinazione di tecnica, talento e un pizzico di imprevedibilità.