6 lezioni apprese da 6 mesi di “proprietà” della Honda Transalp

Scritto da Daniele Bianchi

Dopo oltre sei mesi di utilizzo della Honda XL750 Transalp, posso dire di aver maturato un’opinione solida su questa ADV sportiva e conveniente. La Transalp ci aveva già impressionati fin dalla sua presentazione nel 2023, tanto da guadagnarsi il titolo di Enduro Bike of the Year. Per confermare la nostra scelta, ho passato gran parte del 2024 esplorando il potenziale della Transalp, accumulando più di 6.000 chilometri tra Regno Unito e altri sette Paesi europei. Anche se non ho affrontato un’Alpaca, ho messo la moto alla prova su un’ampia varietà di percorsi: autostrade, strade di montagna e sentieri leggeri. Ecco cosa ho imparato.

Più divertente su strada rispetto ad altre Honda ADV

Subito dopo aver ricevuto la Transalp, ho avuto l’opportunità di testare la nuova Africa Twin Adventure Sports. Sebbene la Twin sia la regina delle lunghe distanze, la Transalp si è rivelata più emozionante su strade tortuose. La differenza principale sta nel peso: la Transalp è più leggera e maneggevole, e il bicilindrico oversquare, condiviso con la CB750 Hornet, ha un carattere vivace e dinamico. Questo la rende l’ADV più divertente su strada di tutta la gamma Honda, superando modelli come la NC750X, che è più pacata, e la NX500, più tradizionale e meno esaltante.

Tienila sotto carica se hai un localizzatore

Una cosa che ho imparato a mie spese è l’importanza di tenere la batteria in carica se la moto è dotata di un localizzatore. Dopo una pausa di due settimane senza collegare la Transalp a un mantenitore di carica, ho scoperto che la batteria si era scaricata completamente. Honda UK ha confermato che è buona pratica tenere la moto collegata a un caricabatterie per mantenere il localizzatore Datatool in funzione e la batteria efficiente. Vista l’alta incidenza di furti di moto nel Regno Unito, questa accortezza vale decisamente la pena.

Ottima per i viaggi, con qualche riserva

La Transalp si è dimostrata una compagna affidabile durante un tour europeo umido a maggio e un secondo viaggio più asciutto sui monti Vosgi. La posizione di guida comoda, le sospensioni morbide e una discreta protezione dal vento rendono i lunghi viaggi un piacere. Tuttavia, consiglio il parabrezza da turismo opzionale per una migliore protezione, specialmente se si supera il metro e ottanta, come nel mio caso. Anche il bauletto da 50 litri si è rivelato molto utile. Purtroppo, l’assenza del cruise control e della lettura dell’autonomia sono dei limiti per chi ama viaggiare.

Problemi con la lettura MPG

A un certo punto, la lettura del consumo di carburante del viaggio B ha iniziato a segnare valori irrealistici, come oltre 50 litri per 100 chilometri. Non ho ancora azzerato il contatore, in quanto lo uso per monitorare il chilometraggio totale, ma il viaggio A, azzerato più recentemente, fornisce ancora dati corretti. Nonostante questo inconveniente, la media di consumo reale è stata di 57 mpg, ottima per una moto usata spesso su strade montuose e percorsi impegnativi.

Consumi di carburante ragionevoli

In condizioni di guida rilassata, la Transalp può superare i 70 mpg, permettendo un’autonomia di circa 400 chilometri. Anche durante viaggi più dinamici, il consumo si è mantenuto accettabile, rendendo la moto una scelta economica per chi ama viaggiare senza pensieri.

Un ottimo rapporto qualità-prezzo

La Honda XL750 Transalp è acquistabile a partire da £9.699, una cifra competitiva rispetto a concorrenti come la Suzuki V-Strom 800 DE. Certo, ci sono dettagli che riflettono il prezzo più basso, come la qualità delle leve freno/frizione e dei comandi, ma Honda ha investito dove conta: nel motore, nel telaio e nella proverbiale affidabilità. Considerando le sue capacità poliedriche, la Transalp rappresenta una delle migliori opzioni nella fascia delle ADV di nuova generazione.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze