La Dodge Challenger ha scelto un modo spettacolare per dire addio al motore termico, infrangendo un record che sembra proprio un ultimo atto di ribellione. Infatti, il nuovo modello SRT Demon 170 accelera da 0 a 100 km/h in soli 1,66 secondi, un tempo incredibile per un’auto di serie, e un chiaro segnale che Dodge, pur entrando nell’era dell’elettrico, non si dimentica delle sue radici.
Con la transizione verso i veicoli elettrici sempre più vicina, questo modello rappresenta l’ultimo saluto al classico motore a combustione, un po’ come un campione che vuole lasciare la scena con un’impresa indimenticabile. La Challenger, che è un simbolo di potenza e velocità, saluta il pubblico con un record che sembra voler sfidare i nuovi standard elettrici: un ultimo assaggio di ciò che un motore termico è ancora capace di fare.
Un record che fa tremare i concorrenti
La Challenger SRT Demon aveva già sorpreso il mondo con i suoi 840 cavalli e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2,4 secondi, ma per gli ingegneri Dodge, questo non era abbastanza. Soprattutto considerando che il modello precedente risale al 2017: troppo vecchio, quindi, per chiudere un’era con stile. A Detroit, hanno allora pensato di realizzare qualcosa di ancora più estremo, puntando a sorpassare auto iconiche come la Bugatti Chiron Super Sport e persino la Tesla Model S Plaid sul fronte dell’accelerazione.
Il risultato è una muscle car che sfiora i 100 km/h in una frazione di secondo, lasciando a bocca aperta chiunque la osservi. In realtà, il tempo record si riferisce ai 96 km/h (corrispondenti a 60 miglia orarie), ma l’entusiasmo è giustificato: per ottenere una simile prestazione, Dodge ha equipaggiato la SRT Demon 170 con un V8 HEMI sovralimentato da un compressore da 3 litri, raggiungendo la potenza incredibile di 1.039 cavalli e una coppia di ben 1.281 Nm.
Un mostro su strada

Nonostante sia stata omologata per l’uso stradale, la SRT Demon 170 è nata per dominare le piste di drag racing. I suoi pneumatici, infatti, sono progettati appositamente per la massima aderenza, mentre il peso e il telaio permettono un’accelerazione che quasi sfida le leggi della fisica. Tuttavia, la federazione americana delle gare di dragster ha negato alla Challenger l’ingresso nelle competizioni ufficiali, poiché manca di un sistema di frenata tramite paracadute, considerato essenziale per questo tipo di corse.
Per i fortunati che riusciranno a metterci le mani sopra, la SRT Demon 170 promette anche una certa “economicità” di gestione, a patto di non farsi ingannare dalla sua immagine brutale. Oltre a costare meno di 110.000 euro, un prezzo competitivo rispetto a molte altre supercar, la Demon può infatti funzionare con l’E85, un biocarburante che permette di risparmiare sul pieno, anche se è facile immaginare che sarà necessario riempire il serbatoio spesso, vista la sete del motore sotto il cofano.
La fine di un’epoca
La produzione della SRT Demon 170 è limitata a 3.000 esemplari per il mercato statunitense e solo 300 per il Canada, rendendola una vettura esclusiva e ambita dai collezionisti e dagli appassionati di muscle car. Questa Challenger rappresenta non solo un pezzo di storia automobilistica, ma anche un ultimo omaggio ai motori termici prima che Dodge abbracci definitivamente l’elettrico.
Per chi ha avuto la fortuna di guidarla, questo modello è una dichiarazione di forza e una testimonianza del potere delle muscle car. Anche se il futuro sarà probabilmente dominato dalle batterie e dalle tecnologie silenziose, la SRT Demon 170 lascia il suo segno indelebile, come un simbolo di un’era ormai al tramonto, ma che difficilmente verrà dimenticata.