Il recente licenziamento dell’intero team Supercharger di Tesla ha scatenato un vero e proprio blocco nello sviluppo di una delle divisioni più strategiche dell’azienda. La decisione improvvisa di Elon Musk, presa solo una settimana fa, si è rivelata essere un errore con conseguenze immediate: senza un team dedicato, i progetti per l’espansione delle stazioni di ricarica si sono fermati, interrompendo una crescita fondamentale per Tesla.
Inizialmente, la mossa di Musk sembrava coerente con la linea di riduzione dei costi che aveva portato al taglio del 10% della forza lavoro globale, ma l’impatto di questo licenziamento ha avuto un effetto tangibile anche sui responsabili della divisione. Senza una guida, il network dei Supercharger, indispensabile per supportare le vetture Tesla, è entrato in una fase di stallo che ha richiesto un ripensamento rapido.
Un cambio di rotta rapido
Solo dopo una settimana, Musk ha iniziato a percepire gli effetti della sua decisione. La mancanza di personale nella divisione Supercharger, proprio in un momento di espansione, ha reso necessaria una revisione della scelta, e così Tesla ha avviato il processo di riassunzione di parte del team. Tra coloro che sono tornati, figura Max de Zegher, il direttore del settore Nord America, secondo alcune fonti interne che hanno parlato con Bloomberg. Questo ritorno è apparso strategico: la divisione Supercharger è tra le più redditizie per Tesla e la sua assenza stava causando rallentamenti non solo nei lavori di costruzione, ma anche nelle comunicazioni con i fornitori e nella gestione dei progetti.
A testimonianza di questa marcia indietro, il profilo ufficiale X della divisione ha pubblicato un messaggio di ringraziamento rivolto a collaboratori e fornitori, i quali avevano dovuto pazientare di fronte ai ritardi che il licenziamento aveva provocato. La decisione di Musk non aveva solo fermato l’espansione delle stazioni di ricarica, ma aveva anche portato a una fase di incertezza nei nuovi progetti e nei pagamenti per i lavori in corso.
Elon Musk e le decisioni impulsive
Elon Musk è noto per prendere decisioni drastiche e spesso impulsive. Questo non è stato il primo caso: un episodio simile si era verificato con i massicci licenziamenti su Twitter, un’esperienza che molti avrebbero pensato potesse fungere da lezione. Nonostante il gesto di forza iniziale possa aver tranquillizzato gli investitori — le azioni Tesla avevano effettivamente recuperato parte del loro valore —, le conseguenze sul lungo termine non sono passate inosservate. Musk ha dovuto così fare un passo indietro e comunicare l’intenzione di investire oltre 500 milioni di dollari nell’espansione del network Supercharger.
Conclusioni
Questa vicenda mostra quanto decisioni impulsive possano, a volte, risultare costose anche per un colosso come Tesla. Riassumere il team Supercharger ha rappresentato una mossa obbligata per Elon Musk, che, seppur orientato a contenere i costi, si è scontrato con le esigenze pratiche dell’espansione dell’azienda.