I giorni sono contati per le moto a combustione inglesi!

Scritto da Daniele Bianchi

Il futuro delle due ruote a combustione nel Regno Unito sta per cambiare radicalmente. Mentre in Europa le auto termiche dovrebbero scomparire dalle concessionarie entro il 2035, inizialmente escludendo i motocicli, il Regno Unito, ormai indipendente dalle normative europee a seguito del Brexit, ha deciso di includere anche le moto nei suoi piani di riduzione delle emissioni inquinanti.

Il Regno Unito punta all’elettrificazione delle due ruote

Fino ad ora, le normative europee hanno concentrato gli sforzi sull’eliminazione delle auto a combustione interna, lasciando in gran parte il settore delle due ruote fuori dai piani di transizione energetica. Tuttavia, il Regno Unito ha scelto di adottare un approccio più inclusivo. Dopo una proposta iniziale presentata lo scorso anno e una successiva fase di consultazione, i legislatori britannici stanno per approvare l’interdizione delle vendite di motocicli e scooter a combustione nuovi a partire dal 2030.

Scadenze progressive per diverse cilindrate

La nuova normativa prevede una transizione graduale in base alla cilindrata dei veicoli. I motocicli da 50 cm³ saranno i primi a essere soggetti al divieto, con una data di entrata in vigore fissata per il 2030. Le moto con cilindrate superiori avranno un periodo di grazia fino al 2040, consentendo ai proprietari di aggiornare gradualmente i loro veicoli senza subire un impatto immediato.

Questa decisione, non ancora ufficialmente annunciata, è stata ampiamente riportata dai media britannici, che attendono solo l’approvazione formale da parte del governo.

Impatto ambientale e motivazioni dietro la decisione

Secondo un rapporto pubblicato dal quotidiano Telegraph, le due ruote rappresentano solo lo 0,5% delle emissioni inquinanti complessive del Regno Unito. Nonostante questo dato relativamente basso, il governo britannico ha deciso di includere le moto nei piani di riduzione delle emissioni per allinearsi agli obiettivi di sostenibilità e promuovere l’adozione di veicoli elettrici.

Questo passo rappresenta una mossa significativa verso un futuro più verde, anche se alcuni esperti ritengono che l’impatto reale sulle emissioni totali sarà limitato. Tuttavia, l’iniziativa mira a sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica sull’importanza della transizione energetica e a stimolare l’innovazione nel settore delle due ruote elettriche.

Conseguenze per il mercato delle moto tradizionali

L’introduzione di un divieto sulle moto a combustione potrebbe avere ripercussioni sostanziali sul mercato britannico delle due ruote. Le moto tradizionali, amate da molti appassionati per le loro prestazioni e il design, dovranno adattarsi rapidamente alla nuova normativa. Questo cambiamento potrebbe incentivare i produttori a investire maggiormente nello sviluppo di modelli elettrici, favorendo una maggiore competitività nel mercato globale delle moto elettriche.

Ad esempio, una piccola officina di Londra, gestita da Marco, un appassionato di motociclette, sta già pianificando di ampliare la sua offerta includendo servizi per moto elettriche. “Credo che questo cambiamento porterà a una rivoluzione nel nostro settore, offrendo nuove opportunità e stimolando la creatività dei produttori,” afferma Marco.

Reazioni in Europa e prospettive future

Mentre il Regno Unito avanza rapidamente verso l’elettrificazione delle due ruote, resta da vedere come risponderanno gli altri paesi europei. Al momento, le moto a combustione non sono incluse nei piani di transizione energetica dell’Unione Europea, ma la decisione del Regno Unito potrebbe influenzare le future normative europee.

È possibile che, nei prossimi anni, l’Europa possa adottare misure simili per includere le due ruote nei suoi obiettivi di sostenibilità. Questo scenario dipenderà dalle pressioni ambientali, dall’innovazione tecnologica e dalla volontà politica di accelerare la transizione verso veicoli a basse emissioni.

Conclusioni

La decisione del Regno Unito di includere le moto a combustione nei suoi piani di riduzione delle emissioni rappresenta un passo audace verso un futuro più sostenibile. Sebbene le due ruote contribuiscano in misura limitata alle emissioni complessive, questa iniziativa potrebbe fungere da catalizzatore per ulteriori cambiamenti nel settore delle moto elettriche, sia nel Regno Unito che in Europa.

Per chi è appassionato di motociclette tradizionali, è un momento di grande trasformazione e adattamento. Tuttavia, rappresenta anche un’opportunità per abbracciare l’innovazione e contribuire a un futuro più verde e tecnologicamente avanzato.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze