Ducati presenta l’Hypermotard V2 e l’Hypermotard V2 SP

Scritto da Daniele Bianchi

La macchina da hooligan della Ducati riceve radicali aggiornamenti per il 2026, non ultimo un nuovo motore.

Vent’anni dopo il suo primo arrivo sulla scena all’EICMA, l’Hypermotard Ducati rinasce con il motore V2 del marchio italiano che ora guida il divertimento.

“Alcune motociclette diventano icone”, dichiara Ducati in un entusiasmante comunicato stampa di 6.000 parole. “L’Hypermotard di quarta generazione è una moto completamente ridisegnata, che porta con sé l’eredità di un modello leggendario e lo proietta nel futuro grazie ad una base tecnica totalmente nuova e ad un design inconfondibile.”

La supermotard di quarta generazione sarà disponibile in due versioni: Hypermotard V2 e Hypermotard V2 SP.

Alimentata da un motore bicilindrico a V da 890 cc che dichiara 120 CV a 10.750 giri al minuto e una robusta coppia di 69,3 lb-ft a 8.250 giri al minuto (il 70% della quale è disponibile sotto i 3.000 giri al minuto, secondo Ducati), l’Hypermotard pesa un rispettabile 180 kg sul bagnato – o 177 kg se si passa alla versione SP. Per contesto, è MENO del peso dell’uomo più forte del mondo Tom Stoltman (ha 185 kg).

2026Ducati Hyper Motard V2

E l’Hypermotard spinge quel peso in un modo molto poco Stoltman. Rapporti più corti e coppia più elevata (rispetto alle versioni precedenti) significano che l’Hypermotard è “più reattivo” nelle parole di Ducati. Lo leggiamo come “ancora più pronto e disposto a sollevare la parte anteriore verso il cielo”.

“Rispetto alla precedente 950… le nuove Hypermotard V2 sono più agili, reattive ed emozionanti che mai”, afferma Ducati.

È anche teoricamente pratico, con intervalli di gioco delle valvole ogni 45.000 km (circa 28.000 miglia).

Il motore non è l’unica cosa che è cambiata, però. Anche le Hypermotard V2 sono state radicalmente rinnovate per apparire, secondo le parole di Ducati, “robotiche e moderne”. Il manubrio largo e la parte centrale stretta si adattano allo stile caratteristico di una supermoto. Mentre “la texture della sella e dei fianchetti, ispirata a quella utilizzata sulla Panigale V4, aumenta il grip e il feeling con la moto”.

2026 Ducati Hyper Motard V2 SP - Un veicolo molto pratico

La versione standard è dotata di sospensioni Kayaba regolabili, mentre la SP ne vanta una completamente regolabile

sospensioni Öhlins regolabili. Entrambe le versioni sono dotate di ammortizzatore di sterzo Sachs.

La V2 monta pneumatici Pirelli Diablo Rosso IV nelle misure 120/70 e 190/55, mentre la Sp passa ai pneumatici Pirelli Diablo Rosso IV Corsa. Per l’uso in pista sono disponibili le slick Pirelli Diablo Superbike.

Entrambi sono dotati di un sistema frenante Brembo e, puoi scommetterci che è pieno di tecnologia: Cornering ABS, Ducati Traction Control (DTC), Ducati Wheelie Control (DWC) e Engine Brake Control (EBC) e modalità di guida, per citarne alcuni.

2026Ducati Hyper Motard V2

Un cruscotto TFT da 5 pollici ti consente di tenere tutto sotto controllo.

Il V2 arriverà nelle concessionarie europee nell’aprile 2026. Chi vive in Nord America dovrà aspettare fino a maggio. I lettori australiani dovranno stare con le mani in mano fino a ottobre. Il prezzo non è stato ancora annunciato.

2026 Ducati Hyper Motard V2 e V2 SP

Specifiche Ducati Hypermotard V2 e Hypermotard V2 SP 2026

MOTORE

Bicilindrico a V da 890 cc raffreddato a liquido

ENERGIA

120 CV a 10750 giri/min

COPPIA

69 libbre-piedi a 8250 giri al minuto

ALTEZZA DEL SEDILE

880 mm

PESO IN ORDINE

180 kg / 177 kg SP

CAPACITÀ CARBURANTE

12,5 litri

SOSPENSIONE ANTERIORE

Forcella Kayaba a steli rovesciati da 46mm, completamente regolabile

SP

Forcelle Öhlins NIX30 a steli rovesciati da 48 mm, completamente regolabili

SOSPENSIONE POSTERIORE

Monoammortizzatore Kayaba, regolabile nel precarico e nell’estensione

SP

Monoammortizzatore Öhlins STX46, completamente regolabile

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Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.