Citroën sconvolge il mercato: l’auto elettrica sotto i 16.000 € nasconde una trappola

Scritto da Daniele Bianchi

La promessa fa gola: “elettrica nuova” a meno di 16.000 €. Poi inizi a leggere le note in piccolo e scopri che la storia è meno lineare, soprattutto se vivi e compri nei Paesi Bassi. Te lo dico da automobilista che si entusiasma per le offerte lampo ma, per esperienza, prima di farsi prendere la mano mette in fila due cose: autonomia reale e ricarica rapida. È lì che il prezzo “wow” si sfuma e diventano evidenti le differenze tra allestimenti e mercati.

Cosa c’è di vero nella promessa?

Citroën ha effettivamente acceso la miccia delle EV “accessibili” con la ë-C3, posizionandola come scorciatoia d’ingresso all’elettrico. Nei Paesi Bassi, i listini della versione da 44 kWh (Comfort/Standard Range) partono sensibilmente sopra i 16.000 €; la soglia “wow” riguarda configurazioni e condizioni lanciate altrove e non rappresentative del mercato olandese. Un recente approfondimento olandese indica prezzi d’attacco intorno a 20.990 € per certe versioni, ben lontani dalla cifra shock delle headline.

La notizia positiva è che la ë-C3 “giusta” per viaggiare non si tira indietro alla colonnina: la 44 kWh supporta ricarica DC fino a 100 kW e passa dal 20% all’80% in circa 26 minuti, un valore competitivo nella fascia “budget”.

La trappola: la versione più economica non è la più veloce a ricaricare

Qui sta il nodo. L’allestimento più economico (spesso chiamato Urban/200 km “di progetto”) è pensato per uso cittadino e taglia sull’hardware di ricarica: niente DC rapida di serie e, se prevista, solo a potenza ridotta e a pagamento. Tradotto: un weekend fuori porta diventa logistica, non libertà. Testate e guide locali sottolineano proprio questo: se conti di fare autostrada o vacanze in auto, salire di allestimento cambia l’esperienza più del numero sul listino.

Anche le prove su strada consigliano di non scegliere “al buio” la base: versioni più ricche offrono ricarica più rapida e dotazioni che, nell’uso quotidiano, pesano molto più dei pochi mila euro risparmiati sulla carta.

Cosa significa per te nei Paesi Bassi?

Prima regola: fai i conti senza il “bonus salvatore”. Dal 2025 non esiste più la SEPP per i privati; la misura è stata chiusa e, se non hai presentato domanda nel 2024, non c’è contributo da scalare dal prezzo d’acquisto. Lo confermano sia l’agenzia governativa RVO sia il portale del governo.

Seconda regola: scegli in base all’uso reale. Se fai soprattutto città e ricarichi a casa/ufficio, la variante entry può avere senso—a patto che tu non dipenda dal fast charge. Se invece macini chilometri in autostrada o pianifichi viaggi, la 44 kWh con DC 100 kW è l’opzione “serena”: sosti poco, riparti presto e non vivi alla ricerca di prese lente. Per verificare puntualmente tempi e potenze compatibili con le colonnine della tua zona, puoi incrociare i dati tecnici con i database EV più aggiornati.

In breve: Citroën ha davvero spinto giù i prezzi e allargato la platea, ma il cartellino “< 16.000 €” non descrive la realtà olandese—e l’entry level spesso non ha la ricarica che rende l’elettrico “libertà di movimento”. Meglio scegliere la ë-C3 che si adatta ai tuoi tragitti, non solo al tuo feed.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze