La scena tipica: statale a due corsie, leggera discesa, limite che cala all’improvviso. Una notifica ti salva il portafogli. Ma quale app avvisa meglio? Un’indagine USA del 2024 indica una risposta netta: Google Maps è l’app che più spesso gli automobilisti usano per segnalazioni e avvisi sugli autovelox.
Google Maps domina tra gli automobilisti
Secondo lo studio citato da testate tech internazionali, circa il 70% degli intervistati negli Stati Uniti affida a Google Maps gli avvisi su controlli di velocità; Waze si ferma intorno al 27%, Apple Maps attorno al 25%. Un risultato che sorprende se pensiamo alla diffusione dell’iPhone, ma che conferma la forza dell’ecosistema Google nella navigazione.
Il peso delle abitudini
Molti utenti che passano da Android a iOS non cambiano bussola: restano su Google Maps per abitudine e per la familiarità con funzioni e interfaccia. La preferenza è rafforzata anche dall’integrazione crescente tra i servizi della stessa “casa” (ad esempio, l’arrivo in Maps di alcune segnalazioni nate su Waze).
Un quasi-monopolio di Google
Con due app leader sotto lo stesso tetto (Maps e Waze), Google presidia gran parte del mercato delle app che includono avvisi su autovelox e incidenti. È una posizione che genera vantaggi di scala e dati, mentre per Apple la sfida resta ridurre il divario in termini di segnalazioni e community.
Il contesto normativo in Francia
In Francia indicare la posizione esatta dei radar è vietato dal 2012. Per essere conformi, le app mostrano aree di vigilanza (“zones de danger”) più ampie al posto del punto preciso: l’alert copre un tratto minimo di strada e può includere vari pericoli, non solo autovelox. Così fanno da anni produttori e navigatori (TomTom, Garmin), in linea con la normativa.
Oltre gli autovelox: la sicurezza stradale
Queste app non servono solo ad “evitare la multa”: avvisano su limiti, traffico, cantieri, incidenti e favoriscono una guida più attenta. L’utilità più ampia spiega la fedeltà degli utenti e, secondo le autorità francesi, i controlli automatici restano uno strumento per ridurre velocità e sinistri nelle aree più critiche.
