Xiaomi distrugge ogni record: 200.000 auto elettriche vendute in soli 3 minuti

Scritto da Daniele Bianchi

In appena tre minuti, Xiaomi ha riscritto la storia dell’automotive elettrico. Il colosso tecnologico cinese, noto per i suoi smartphone, ha dimostrato di poter conquistare anche la strada, vendendo 200.000 auto in un lampo e mettendo in allerta giganti come Tesla e BYD.
Un traguardo che segna non solo un record commerciale, ma anche un punto di svolta per il mercato globale dei veicoli elettrici, sempre più dominato da aziende nate nel mondo tech.

Xiaomi YU7: la nuova SUV che scatena la corsa

La protagonista di questo exploit è la Xiaomi YU7, una SUV elettrica che ha catturato l’attenzione degli automobilisti di tutto il mondo. Al suo debutto commerciale, il 26 giugno 2025, la risposta del pubblico è stata immediata: in un’ora sono arrivate 289.000 prenotazioni, e in pochi minuti le prime 200.000 unità sono andate esaurite.

Nei mesi successivi, Xiaomi ha consegnato oltre 6.000 veicoli e ne ha registrati altrettanti in nuovi ordini, un segnale chiaro della domanda esplosiva che il marchio è riuscito a generare. Chi ha già ricevuto l’auto racconta sui social di un’esperienza di guida “più vicina a un dispositivo intelligente che a una macchina”, con un sistema operativo integrato nell’ecosistema MIUI che permette di sincronizzare lo smartphone, gestire l’abitacolo e perfino controllare l’auto a distanza.

“È come avere un telefono su ruote”, commenta un primo acquirente su Weibo. E non sembra esagerare.

Produzione a pieno ritmo

L’impianto principale di Xiaomi, situato a Yizhuang, lavora già a capacità massima. La fase 1 della fabbrica consente una produzione annuale di 150.000 veicoli, ma l’azienda ha già avviato la fase 2, che raddoppierà la capacità fino a 300.000 unità l’anno.

Questa espansione è una risposta diretta alla domanda crescente. Il CEO Lei Jun, fondatore del gruppo, ha dichiarato che “l’obiettivo non è solo produrre più auto, ma farlo mantenendo standard tecnologici e qualitativi da primo della classe”. Una filosofia che si riflette nella cura dei dettagli, nella gestione del software e nell’assistenza post-vendita, ambiti in cui Xiaomi ha importato il proprio know-how tecnologico dal settore mobile.

Secondo dati riportati dall’International Energy Agency (IEA), la capacità produttiva cinese di veicoli elettrici è destinata a crescere del 35% entro il 2026, e Xiaomi si posiziona già tra i protagonisti di questa corsa all’elettrificazione.

Gli obiettivi per il 2025 e oltre

Per il 2025, Xiaomi punta in alto: 350.000 veicoli elettrici consegnati nel mondo. Nel primo semestre dell’anno ne ha già distribuiti 150.000, e per raggiungere il traguardo dovrà mantenere un ritmo di oltre 30.000 unità al mese.
Un obiettivo ambizioso, ma non impossibile per un’azienda che ha già rivoluzionato il mercato degli smartphone, passando in pochi anni da outsider a leader globale.

Con due modelli di punta – la berlina SU7 e la SUV YU7 – Xiaomi ha costruito un’offerta capace di soddisfare sia chi cerca un’auto sportiva e tecnologica, sia chi desidera spazio e comfort per la famiglia. Entrambi i modelli condividono un software centralizzato e un sistema di assistenza alla guida di livello avanzato, sviluppato internamente.

Come sottolinea un’analisi del China Passenger Car Association (CPCA), l’approccio integrato di Xiaomi – hardware, software e servizi digitali – rappresenta una delle sue armi più potenti nel confronto con Tesla, BYD e Volkswagen.

Xiaomi: da tech company a costruttore globale

Quello di Xiaomi non è un semplice ingresso nel mercato delle auto, ma una vera rivoluzione industriale. L’azienda dimostra che l’elettronica di consumo e la mobilità elettrica possono convivere in un ecosistema unico, in cui l’auto diventa un’estensione intelligente della vita digitale.

Molti osservatori vedono in Xiaomi il simbolo della nuova era dell’automotive: automobili connesse, aggiornabili via software e progettate come piattaforme aperte. Se la crescita continuerà a questo ritmo, non è difficile immaginare un futuro in cui Xiaomi figurerà tra i primi produttori di veicoli elettrici al mondo.

Un risultato che, fino a pochi anni fa, sembrava impensabile per un marchio nato nel mondo degli smartphone. Ma, come dimostrano questi numeri record, nel nuovo mercato globale dell’elettrico, le regole del gioco stanno cambiando più in fretta di quanto chiunque potesse immaginare.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze