Un’estate di sole e relax può trasformarsi in un momento di stupore e rispetto quando la natura decide di ricordarci chi comanda davvero. È quello che è successo in una località turistica americana, dove l’apparizione di uno squalo bianco di dimensioni eccezionali ha messo in agitazione bagnanti e scienziati.
Quando lo squalo bianco sfida i record conosciuti
A gennaio 2025, un team di ricercatori ha misurato un esemplare maschio lungo oltre 4 metri e pesante circa 750 chili: una mole che lo colloca tra i giganti dell’Atlantico nord-occidentale. Gli esperti dell’organizzazione scientifica OCEARCH, che da anni monitora gli spostamenti degli squali tramite localizzatori satellitari, gli hanno dato un nome eloquente: Contender.
Per avere un’idea, la maggior parte dei maschi adulti di questa specie non supera i quattro metri. La massa di Contender ne influenza l’intero comportamento — dal modo di cacciare al consumo energetico — e persino il ritmo riproduttivo, un aspetto che i biologi marini stanno ancora studiando per comprendere meglio la longevità della specie.
I movimenti del predatore vicino alle coste turistiche
Come ogni primavera, gli squali bianchi migrano verso acque più fresche lungo la costa orientale degli Stati Uniti, inseguendo le loro prede naturali. Tuttavia, a giugno, Contender ha stupito i ricercatori spingendosi nel tranquillo Pamlico Sound, dietro le Outer Banks, un’area famosa tanto per le spiagge quanto per gli sport acquatici.
Kayak, kitesurf e pesca sportiva sono le attività regine della zona, che durante l’alta stagione richiama migliaia di turisti. L’avvistamento di uno squalo di quelle dimensioni ha inevitabilmente generato una certa apprensione, anche se — come ricordano le autorità locali — il rischio di un incontro ravvicinato resta minimo.
“Contender non cerca l’uomo, ma i pesci che si spostano lungo la costa,” ha spiegato John Tyminski, biologo di OCEARCH, invitando alla calma e alla consapevolezza.
Come i dati aiutano a prevenire incontri ravvicinati
Grazie a un trasmettitore satellitare fissato sul dorso, i ricercatori possono seguire gli spostamenti dello squalo ogni volta che emerge in superficie. Tuttavia, i periodi di “silenzio” — quando l’animale resta a profondità maggiori — rendono più difficile prevederne i movimenti.
Per ridurre i rischi, gli studiosi combinano i dati raccolti con quelli sulla temperatura dell’acqua e sulla distribuzione dei pesci. Questo approccio, ormai adottato in collaborazione con istituzioni come la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), consente di creare mappe dinamiche che aiutano a proteggere sia gli animali sia i bagnanti.
Non bisogna dimenticare che, secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), la popolazione globale di squali bianchi è diminuita del 75% dall’inizio del XXI secolo. Una perdita che rischia di compromettere l’equilibrio degli ecosistemi marini.
Sicurezza e rispetto del mare
Gli esperti consigliano ai turisti poche regole semplici ma efficaci: nuotare in gruppo, evitare di entrare in acqua all’alba o al tramonto, e segnalare ogni avvistamento alle autorità locali.
In fondo, incontrare un gigante come Contender è anche un promemoria prezioso: il mare non è un parco giochi, ma un habitat complesso dove l’uomo è solo un visitatore. La presenza di questi predatori marini è essenziale per mantenere la salute degli oceani — e il rispetto reciproco è la chiave per convivere in armonia con loro.
