BMW brevetta alette attive sulla S 1000 RR : ecco perché contano

Scritto da Daniele Bianchi

BMW ha recentemente depositato un brevetto per un innovativo sistema aerodinamico che mira a generare downforce durante le curve. Questa nuova tecnologia si differenzia dalle tradizionali ali fisse, utilizzate per migliorare la stabilità in rettilineo, grazie a un meccanismo che permette alle ali di rimanere parallele al suolo, indipendentemente dall’inclinazione della moto. Sebbene il concetto sia affascinante, la vera sfida era garantire che le ali funzionassero anche in curva, dove la moto si inclina e le forze aerodinamiche si comportano diversamente rispetto ai tratti rettilinei.

Il Brevetto: Ali in Movimento per il WSBK

Toprak Razgatlioğlu del team ROKiT BMW Motorrad WorldSBK presenta la sua M 1000 RR ufficiale a Portimão

A differenza delle MotoGP, dove le ali mobili sono vietate, nel World Superbike Championship (WSBK), dove BMW è attivamente coinvolta, la regolamentazione consente l’uso di aerodinamica attiva a condizione che le stesse componenti siano presenti anche sui modelli di produzione. Questo aspetto potrebbe dare a BMW un vantaggio strategico, permettendo di applicare alle sue moto da strada tecnologie avanzate simili a quelle utilizzate nelle competizioni, in modo legale e senza violare le normative.

Nel regolamento WSBK si afferma chiaramente: “Per i componenti aerodinamici attivi o dinamici, solo il meccanismo omologato di serie può essere utilizzato. La gamma di movimento deve essere la stessa di quella della moto di serie in uso normale, non il massimo meccanico”.

Un’Aerodinamica Innovativa: Come Funzionano le Ali Attive

Una volta in posizione verticale, le alette proposte rimarrebbero a livello del terreno

Le ali attive brevettate da BMW sono montate su attuatori che le mantengono orizzontali, indipendentemente dall’inclinazione della moto. Questo sistema sarebbe alimentato da IMU (Unità di Misura Inerziale), che monitorano continuamente l’angolo di inclinazione e altri parametri della moto, regolando le ali in tempo reale per ottimizzare il downforce. Il principio di base è semplice ma innovativo: le ali si orientano per aumentare la stabilità nelle curve e migliorare il comportamento della moto, specialmente in fase di frenata e accelerazione.

Le Potenzialità del Sistema per le Superbike del Futuro

Le alette si muoverebbero per rimanere a livello con la superficie stradale

Sebbene questo brevetto non garantisca che vedremo le ali attive sulla prossima generazione di BMW S 1000 RR, segna un passo importante nelle innovazioni aerodinamiche. Se BMW riuscirà a implementare questa tecnologia a un costo sostenibile, potrebbe rappresentare una svolta nelle superbike da competizione, migliorando la manovrabilità e le prestazioni delle moto.

Naturalmente, l’introduzione delle ali attive porterà con sé un incremento del peso e delle dimensioni, ma se i benefici in termini di stabilità e controllo superano questi svantaggi, l’adozione di questa tecnologia potrebbe diventare inevitabile per i costruttori di moto. Inoltre, se BMW riuscirà ad ottenere un ampio brevetto su questa innovazione, i concorrenti potrebbero trovarsi a dover sviluppare soluzioni alternative o a licenziare la tecnologia direttamente dalla casa tedesca.

Il Futuro dell’Aerodinamica nelle Superbike

Guerrieri alati

Le ali mobili per le moto non sono una novità totale, ma il sistema proposto da BMW potrebbe segnare un punto di svolta, permettendo di sfruttare al massimo l’aerodinamica in condizioni di guida reali, come quelle delle curve strette e le frenate brusche. Con l’aumento delle prestazioni e della sicurezza garantiti da questa tecnologia, le superbike del futuro potrebbero essere ancora più affilate e reattive.

Mentre il mercato delle moto si evolve, la strada per la tecnologia avanzata nelle moto da corsa sembra sempre più delineata, e BMW, con il suo brevetto, si prepara a dare una nuova direzione alle superbike moderne, consolidando ulteriormente la sua posizione come leader nell’innovazione motoristica.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze