MotoGP, Bagnaia e la sfida ai Marquez

Scritto da Daniele Bianchi

Il destino di Pecco in questa nuova stagione sembra già segnato. Dovrà adattarsi meglio alle nuove dinamiche tecniche di scuderia e lottare per tutto il campionato con i due fratelli Marquez. Marc sembra guidare con la facilità degli anni in cui riusciva a dominare i mondiali con assoluta padronanza. Alex sembra invece aver trovato un feeling pazzesco con la Ducati del team Gresini. Ma dopo le doppiette dei centauri iberici dei primi due GP, il successo della sprint in Texas, e il verdetto del circuito del Qatar, Bagnaia sembra aver parzialmente risollevato la testa. Che sia l’inizio della rinascita? Sotto questo punto di vista i bookmakers sembrano avere già le idee chiare.

Uno dei Marquez o Bagnaia: chi vince per i siti di betting?

A confermare l’impressione che si evince dalla classifica, ci pensano le quote sul Motomondiale comparate da superscommesse.it. Gli analisti, infatti, bancano in modo relativamente basso i fratelli Marquez e Bagnaia, mentre il primo tra gli altri è Fabio Di Giannantonio, quotato tra le 25 e le 51 volte la posta. Il #93 di Ducati resta il favorito numero uno, con la quota media di 1.30. Segue Bagnaia a 3.50, mentre Alex Marquez si attesta al terzo posto con una quotazione che oscilla tra 7.50 e 16.

Bagnaia e l’approccio difficile con la Ducati 2025

Complicato, ma soprattutto altalenante, il feeling vissuto finora da Pecco con la sua Desmosedici nelle prime quattro gare stagionali del MotoGP. Al termine dell’ultima Sprint di Losail in cui si era dovuto accontentare dell’ottavo posto, Bagnaia aveva sottolineato le solite difficoltà alla guida della #63. “Purtroppo non riesco a risolvere il limite che ho nelle Sprint, non riesco a frenare forte e superare. L’unica differenza è il serbatoio, ho troppo frontlock” e poco margine per sfruttare la frenata.

Ma già dopo il GP del Qatar il pilota torinese è apparso più ottimista sul futuro del Mondiale. “In generale, mi sento abbastanza comodo, ma non ancora al 100%”, ha dichiarato ai microfoni di Eurosport dopo il secondo posto di Losail. “Sto facendo ancora un po’ fatica a sentire il limite con la gomma davanti. Mi ci sono avvicinato molto, ma anche oggi ero un po’ in difficoltà sotto quel punto di vista, infatti diversi piloti mi hanno superato in frenata”.

Davide Tardozzi, team manager Ducati, si è dimostrato piuttosto critico nei confronti dell’ex campione del mondo. “In questo momento è il re e deve vincere il Mondiale”. E il re porta il nome di Marc Marquez. “Pecco è molto esigente e non vuole mettersi in sella a una moto che non si adatta al suo stile di guida”, ha poi aggiunto il TM. Parole che da un lato potrebbero addirittura comportare una rottura tra Bagnaia e il team Ducati. Dall’altro sottolineerebbero la necessità di trovare un compromesso e maggiore flessibilità da parte del pilota torinese. Insomma, i problemi non sarebbero strettamente di natura tecnica.

Cosa è cambiato dopo Austin e Qatar per l’Italiano?

La sensazione è che non si riesca a trovare un punto fermo dopo gli ultimi due GP in cui Pecco ha conquistato un primo posto a tratti illusorio e un secondo posto a tratti fortunoso. In Texas, Bagnaia sembrava aver manifestato una fiducia ritrovata e maggiore sicurezza per quanto concerne la frenata, problema che si porta dietro da inizio stagione, le fasi di ingresso e percorrenza curva, assolutamente indispensabili per risultare più incisivo.

Al contrario, nel circuito di Losail è apparso piuttosto in difficoltà nella Sprint, nonostante la pista sembrasse più congeniale alle sue caratteristiche. “La vera differenza nella Sprint è il serbatoio piccolo che cambia il bilanciamento della moto. Dobbiamo lavorarci su, migliorarlo. Ma anch’io devo adattarmi meglio, ed essere più efficace al sabato”. E allora cosa è cambiato dopo Austin e Qatar? Bagnaia resta nell’impasse? Forse la verità è proprio quella di Tardozzi, già parzialmente confermata da Pecco. L’ariete della Ducati dovrà trovare maggiore adattamento.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Notizie sportive