Royal Enfield Himalayan 2024 : il test che cambia tout

Scritto da Daniele Bianchi

La Royal Enfield Himalayan del 2024 segna una svolta importante per il marchio, con un aggiornamento che cambia completamente il volto della moto rispetto al modello precedente. Dopo anni di evoluzione e piccole modifiche, il 2024 rappresenta una vera e propria rivoluzione, con un motore modernizzato, un telaio più performante e una dotazione elettronica all’avanguardia. Questa nuova versione non è solo una moto, ma un concentrato di innovazione che potrebbe ridisegnare il concetto di moto da turismo e adventure bike.

Il motore Sherpa 450: una novità assoluta

L'Himalayan 2024 è un modello completamente nuovo e moderno sotto ogni aspetto

Il cuore pulsante della nuova Himalayan 2024 è il motore Sherpa 450, un monocilindrico a 4 valvole, raffreddato a liquido. Un cambiamento epocale per Royal Enfield, che da sempre ha utilizzato motori ad aria. Questo motore da 452cc è stato progettato per migliorare le prestazioni, con un incremento della potenza del 65% rispetto al precedente motore da 411cc, arrivando a 39,6 cavalli a 8.000 giri/min. Il coppia è stata aumentata del 25%, con un valore di 29,5 lb-ft a 5.500 giri, che offre una risposta brillante sia su strada che off-road.

Il motore Sherpa è stato pensato per offrire un’ampia gamma di coppia, ideale per l’uso quotidiano, dai lunghi tragitti autostradali ai percorsi sterrati più impegnativi. Inoltre, il peso complessivo della moto è stato ridotto di 10 libbre, migliorando così l’esperienza di guida e la manovrabilità.

Il telaio: stabilità e comfort

Il nuovissimo monocilindrico da 452 cc ha quattro valvole e una coppia di camme in testa

Non solo il motore ha ricevuto una grande evoluzione, ma anche il telaio ha visto un significativo miglioramento. Royal Enfield ha adottato un telaio a doppio trave in acciaio tubolare che conferisce una maggiore rigidità e stabilità, soprattutto nelle curve veloci. La sospensione anteriore è stata aggiornata con una forcella Showa SFF da 43mm, che offre 7,9 pollici di escursione, mentre la sospensione posteriore è un monoshock sempre Showa, con 7,9 pollici di escursione e regolazione della precarica. L’Himalayan 2024 è stata progettata per affrontare terreni difficili con maggiore comfort e precisione, grazie a una geometria migliorata e una capacità di guida agile e stabile.

I cerchi sono da 21 pollici davanti e 17 pollici dietro, con pneumatici da 90/90-21 e 140/80-17, che assicurano un ottimo grip sia su asfalto che su terra. Il gioco di sospensioni ha reso la moto più compatta e versatile, perfetta per gli appassionati di off-road e avventura.

Elettronica avanzata per una guida moderna

Uno sguardo all'interno del nuovo motore Sherpa

Nel 2024, la Himalayan non è più solo una moto da avventura. La nuova versione è dotata di una dotazione elettronica che non lascia nulla al caso. La centralina elettronica ora controlla la mappatura del motore attraverso un sistema ride-by-wire che permette di scegliere tra diversi modalità di guida (Performance e Eco), modificando la risposta del motore e l’attivazione dell’ABS.

Il nuovo cruscotto Tripper, con il suo display TFT a colori da 4 pollici, è un altro passo avanti per la moto. Oltre a essere compatibile con il sistema di navigazione Google Maps, offre anche connettività per smartphone e il controllo completo della musica e delle impostazioni della moto. Con un sistema di ricarica USB-C, il cruscotto rende la Himalayan una moto completamente moderna e adatta a chi cerca un’avventura tecnologica.

Impressioni di guida

Lo Sherpa è il primo motore raffreddato a liquido della Royal Enfield

Abbiamo avuto l’opportunità di testare la Himalayan 2024 in India, nei pressi dei Himalaya, il luogo dove è nata questa moto. Il primo impatto è stato sorprendente: nonostante l’elevata altitudine e le strade tortuose, il motore ha reagito in modo brillante, dimostrando di essere molto più agile di quanto ci aspettassimo. Anche su strade sterrate e tratti di ghiaia, la moto ha mantenuto un’ottima stabilità e trazione, merito anche della sospensione Showa e della geometria del telaio.

La moto è perfetta per chi ama l’off-road, ma non disdegna un po’ di strada. Sui percorsi asfaltati, la Himalayan offre una buona maneggevolezza e una posizione di guida comoda. Sebbene non sia progettata per alte velocità, la moto si comporta molto bene a velocità di crociera, riuscendo a mantenere un’andatura piacevole anche sui lunghi tragitti.

Una moto per tutti

Un nuovissimo telaio in acciaio progettato da Harris Performance è rigido e reattivo

Una delle caratteristiche più apprezzate della Himalayan 2024 è la sua adattabilità a una vasta gamma di piloti. Con un’altezza della sella che va da 32,5 a 33,3 pollici, la moto è facilmente accessibile per i piloti di diverse stature. La posizione di guida è comoda e ben equilibrata, permettendo di manovrare la moto con facilità anche in condizioni di terreno difficile. Inoltre, la capacità di carico della moto è notevole, con 436 libbre di peso che consentono di trasportare bagagli e attrezzatura da viaggio.

Conclusioni: un salto verso il futuro senza dimenticare il passato

Una forcella Showa SFF con 7,9 pollici di escursione

La Royal Enfield Himalayan 2024 rappresenta un salto significativo per il marchio, che è riuscito a mantenere il carattere tradizionale della moto, mentre ha saputo introdurre innovazioni moderne che la rendono davvero competitiva nel segmento delle adventure bike. Non è la moto più potente o più tecnologica sul mercato, ma è sicuramente una delle più equilibrate e accessibili, perfetta per chi cerca una moto versatile, robusta e capace di affrontare qualsiasi terreno.

In definitiva, la Himalayan 2024 è una moto che offre prestazioni, comfort e funzionalità, senza trascurare il lato estetico. Se il prezzo sarà competitivo come ci aspettiamo, questa moto potrebbe diventare una delle scelte migliori per gli appassionati di avventura.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze