Dopo settimane di indiscrezioni e anticipazioni, Xiaomi ha finalmente svelato ufficialmente la SU7, la sua prima berlina elettrica. Un modello che, almeno sulla carta, sembra pronto a competere con i giganti del settore, grazie a una combinazione di autonomia elevata, ricarica ultraveloce e tecnologia avanzata. L’obiettivo? Offrire un’esperienza di guida moderna e innovativa, sfruttando il know-how dell’azienda nel settore tecnologico.
Diverse versioni per ogni esigenza

Per il debutto della SU7, Xiaomi ha deciso di puntare su tre varianti di motore, tutte con prestazioni notevoli. I modelli base e intermedi, rispettivamente HyperEngine V6 e V6s, erogano 299 e 374 cavalli, con coppie di 400 e 500 Nm. Ma il vero gioiello è la versione HyperEngine V8, che sprigiona ben 578 cavalli e 635 Nm di coppia, con un’efficienza di 89,11%.
Grazie a questa potenza, la Xiaomi SU7 è in grado di scattare da 0 a 100 km/h in soli 2,78 secondi, avvicinandosi ai numeri della Tesla Model S Plaid, che impiega 2,1 secondi grazie ai suoi 1.020 cavalli.
Ma le prestazioni non sono l’unico punto di forza di questa berlina. La vettura è dotata di una batteria CTB (cell-to-body), una tecnologia che integra le celle direttamente nel telaio, aumentando la rigidità strutturale e ottimizzando lo spazio interno. Due sono le capacità disponibili: 73,6 kWh e 101 kWh, con autonomie che, secondo il ciclo di test cinese CLTC, variano tra 668 e 800 km (corrispondenti a circa 600-710 km WLTP).
Ricarica ultraveloce e aerodinamica avanzata

Xiaomi ha lavorato anche sulla ricarica, implementando un’architettura 800V, simile a quella della Porsche Taycan e della Kia EV6. Il risultato? Tempi di rifornimento record:
- 220 km di autonomia in soli 5 minuti di ricarica
- 510 km di autonomia in 15 minuti
Numeri che la pongono tra le migliori del segmento, anche se la futura Nio ET9 promette addirittura 255 km in 5 minuti. In confronto, la Tesla Model S Plaid raggiunge circa 225 km in 10 minuti.
Un altro aspetto interessante è il coefficiente di resistenza aerodinamica (Cx) di soli 0,195, un valore estremamente basso che aiuta a ridurre i consumi energetici. Questo la rende una delle berline più efficienti della categoria.
Tecnologia all’avanguardia
Uno dei punti di forza della Xiaomi SU7 è senza dubbio il pacchetto tecnologico. La vettura è equipaggiata con il sistema di guida autonoma Xiaomi Pilot, basato su due chip NVIDIA DRIVE Orin e un sofisticato set di sensori, radar e telecamere. Sul tetto è presente un sensore LiDAR, una tecnologia già vista su modelli come la Volvo EX90 e la Nio ET7, che migliora la percezione dell’ambiente circostante.
Se la legislazione lo permetterà, la SU7 potrà guidare in città senza intervento umano, un po’ come il sistema FSD (Full Self-Driving) di Tesla. Tuttavia, ad oggi, questa funzionalità non è ancora autorizzata né in Europa né negli Stati Uniti.
Un’altra caratteristica interessante è la piattaforma Modena, sviluppata internamente da Xiaomi, che supporta pacchi batteria fino a 150 kWh. Con una tale capacità, l’autonomia potrebbe raggiungere 1.260 km secondo il ciclo CLTC (circa 1.100 km WLTP), avvicinandosi ai record stabiliti dalla Nio ET9.
Un abitacolo moderno e tecnologico
Xiaomi ha condiviso anche immagini degli interni della SU7, rivelando un ambiente minimalista ma altamente tecnologico. Tra le dotazioni troviamo:
- Display digitale da 7,1 pollici per il conducente
- Schermo centrale touch da 16,1 pollici, compatibile con Apple CarPlay e Android Auto
- Head-up display da 56 pollici in realtà aumentata
- Tablet per i passeggeri posteriori
Il sistema di infotainment è basato su HyperOS, sviluppato da Xiaomi, e gestito dal potente processore Snapdragon 8295, con supporto agli aggiornamenti OTA (Over-The-Air).
Per quanto riguarda lo spazio interno, Xiaomi non ha ancora rivelato la capacità del bagagliaio, ma l’ampio passo di 3 metri lascia presagire un’abitabilità generosa, soprattutto per i passeggeri posteriori.
Un’alternativa alle Tesla e alle Nio?
Con la SU7, Xiaomi si prepara a sfidare direttamente modelli di fascia alta come la Tesla Model S, la BYD Seal e la Nio ET7. Tuttavia, rimane ancora un grande punto interrogativo: il prezzo. L’azienda non ha ancora comunicato alcuna informazione a riguardo, ma considerando la tecnologia a bordo, è probabile che la SU7 non sarà un’auto economica.
Resta inoltre da vedere se e quando Xiaomi deciderà di portare la SU7 sul mercato europeo. Se dovesse arrivare, potrebbe rappresentare una valida alternativa per chi cerca un’auto elettrica potente, tecnologica e con un’ottima autonomia, senza necessariamente orientarsi verso le solite Tesla.