Nel 2023, mia moglie ed io guidavamo una Fiat 500X, un SUV compatto che ci accompagnava nelle nostre giornate tra lavoro e svago. All’epoca, le auto elettriche ci sembravano ancora una scommessa incerta, tra infrastrutture di ricarica limitate e costi d’acquisto elevati. Così, optammo per un motore a benzina, che ci sembrava più pratico.
Vivendo in una città di provincia, il mio utilizzo dell’auto era ridotto al minimo: per i miei spostamenti di lavoro verso Parigi preferivo il treno, mentre mia moglie utilizzava l’auto ogni giorno per lavoro. Con il trasferimento in una casa di campagna, però, la nostra organizzazione è cambiata radicalmente: le spese per il carburante sono aumentate considerevolmente e ci siamo trovati a dover ripensare la nostra mobilità.
Dopo un’attenta valutazione delle alternative, la Tesla Model Y si è rivelata la scelta più sensata, soprattutto grazie alla sua rete di Supercharger. Per gli spostamenti quotidiani, mia moglie ha invece preferito una Fiat 500e, più compatta e agile. La Model Y, rispetto alla Model 3, ha un grande vantaggio: è più alta e rende più agevole la gestione del seggiolino per nostro figlio.
Dopo un anno di utilizzo, ecco le quattro lezioni più importanti che abbiamo imparato.
Lezione n°1 : il vero costo di un’auto elettrica
C’è ancora chi crede che un’auto elettrica sia un lusso inaccessibile, ma la realtà è più sfumata.
Ho scelto di prendere la Model Y in Locazione a Lungo Termine (LLD), evitando l’acquisto diretto per non dover gestire la svalutazione della batteria nel tempo. La rata mensile di 450 euro può sembrare elevata rispetto ai 250 euro della nostra precedente auto termica, ma i costi operativi sono drasticamente ridotti.
Le spese per la ricarica sono mediamente di 40 euro al mese, mentre l’assicurazione è scesa da 80 a 60 euro. Se consideriamo il budget complessivo della famiglia, il costo delle nostre due auto elettriche (Tesla Model Y + Fiat 500e) si attesta a 850 euro mensili, circa 100 euro in più rispetto al passato, ma con un comfort nettamente superiore.
Se avessimo optato per due auto termiche, le spese sarebbero state decisamente più alte a causa del costo del carburante e della manutenzione.


Lezione n°2 : autonomia e ricarica non sono il vero problema
Uno dei principali timori riguardo le auto elettriche è l’autonomia. Sulla carta, la Tesla Model Y Standard promette 450 km con una ricarica completa, ma nell’uso reale i numeri cambiano:
- 400 km in città;
- 350 km con un utilizzo misto;
- 300 km in autostrada.
All’inizio, in città, ci siamo dovuti adattare alle colonnine pubbliche, ma fortunatamente un Supercharger Tesla si trovava vicino casa, e la mia palestra offriva ricariche gratuite. Dopo il trasferimento, la soluzione è diventata ancora più semplice: ricarichiamo l’auto di notte da casa, usando una presa domestica.
L’idea di installare una wallbox è stata accantonata dopo aver ricevuto preventivi esagerati, anche solo per l’installazione.



Lezione n°3 : i lunghi viaggi si gestiscono facilmente
Uno dei miti più diffusi è che le auto elettriche non siano adatte ai viaggi lunghi. Nella mia esperienza, la realtà è ben diversa.
Ho attraversato la Francia più volte senza difficoltà grazie al Supercharger Network di Tesla. Il sistema di navigazione integrato calcola in tempo reale gli stop necessari, le durate di ricarica e l’autonomia residua.
Per ricaricare, mi fermo in media 10-15 minuti, meno del tempo che si impiega a fare benzina in un’area di servizio affollata. Avendo un figlio piccolo, fermarsi regolarmente per una pausa è sempre stato normale, quindi il tempo aggiuntivo non ha mai rappresentato un problema.
Un episodio emblematico? Un viaggio con tre amici scettici sulle auto elettriche, da Amiens ad Amsterdam. Erano convinti che avremmo dovuto fare continue soste, invece abbiamo fatto un solo stop di 15 minuti. Alla fine, anche loro hanno iniziato a considerare l’acquisto di un’auto elettrica!



Lezione n°4 : la manutenzione può essere un’incognita
L’unico guasto dell’anno è stata una foratura. Sebbene Tesla offra un servizio di sostituzione pneumatici, la mia posizione geografica lo rendeva poco pratico. Ho provato diversi gommisti, ma alcuni si sono rifiutati di lavorare su un’auto elettrica (!).
Alla fine, ho trovato un piccolo garage che ha risolto il problema in modo semplice ed economico: ho ordinato il pneumatico online e lo hanno montato per 25 euro. Inoltre, hanno individuato una fessura sulla jante e mi hanno indirizzato da uno specialista che l’ha riparata per 70 euro, evitandomi una spesa di 500 euro per una ruota nuova.


Conclusioni : torneremmo mai indietro ?
Dopo un anno con la Tesla Model Y, posso affermare che passare all’elettrico è stata una delle scelte migliori che abbiamo fatto. Se si hanno le giuste condizioni di ricarica (casa o ufficio), i vantaggi sono notevoli.
Mia moglie, inizialmente scettica, ora non tornerebbe mai più indietro. E se lo dice lei, possiamo crederci!