Carburanti sintetici a 60 €/litro: una valida alternativa a benzina e diesel?

Scritto da Daniele Bianchi

I carburanti di sintesi, noti anche come e-carburanti, stanno guadagnando attenzione come possibile soluzione per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Sono facilmente stoccabili, potenzialmente a impatto zero in termini di emissioni di CO2 e utilizzabili con le infrastrutture esistenti. Tuttavia, rimane un interrogativo chiave: quanto costeranno?

La chimica dietro i carburanti sintetici e il loro costo

I combustibili tradizionali sono miscele di idrocarburi derivati da fonti fossili, come petrolio e gas naturale. Tuttavia, le stesse molecole possono essere prodotte attraverso processi industriali combinando idrogeno ottenuto per elettrolisi e CO2 catturata dall’atmosfera. La tecnologia esiste da tempo, ma la produzione su larga scala resta costosa. Quanto sarà accessibile questa alternativa in futuro?

Zero Petroleum: un carburante di lusso a prezzi stellari

Nel 2022, la società britannica Zero Petroleum ha lanciato un’edizione limitata del suo Zero Syn95, un carburante sintetico con indice di ottano 95. La produzione è stata ristretta a pochi bidoni da 20 litri, venduti a un prezzo esorbitante di 50.000 sterline, pari a circa 3.000 euro al litro. Il costo elevato lo rende più un oggetto da collezione che una reale alternativa per l’uso quotidiano.

Per chi volesse attendere, è prevista la vendita di un’edizione successiva, chiamata “1st Tanker”, con una produzione più ampia nel 2025. Il prezzo, pur ridotto, si aggira ancora sui 60 €/L, una cifra ben lontana dalla convenienza.

Una tanica Zero Syn95

Haru Oni e la produzione cilena: passi avanti, ma a che prezzo?

Un altro progetto interessante è quello della Haru Oni, un’installazione in Cile gestita da HIF Global, che sfrutta energia eolica per produrre idrogeno verde. L’impianto ha iniziato la produzione nel 2022, con un investimento di 74 milioni di dollari. Tra i partner del progetto figurano Porsche e Siemens Energy.

Il carburante prodotto, denominato eGazoline, ha un prezzo stimato di 50 €/L, ancora lontano dall’essere competitivo rispetto ai carburanti tradizionali.

Impianto di produzione di e-carburante Haru Oni in Cile

Matagorda: la prima grande produzione industriale di e-carburanti

HIF Global ha ottenuto nel 2023 l’approvazione per un impianto in Texas, destinato a produrre 750 milioni di litri all’anno. Questo stabilimento, alimentato da idrogeno verde e CO2 riciclata, rappresenta un enorme passo avanti per l’industria dei carburanti di sintesi.

Le prime stime indicano un prezzo di circa 3,1 €/L considerando tasse e accise, un valore ancora elevato ma significativamente inferiore rispetto agli esperimenti iniziali.

Il futuro dei carburanti di sintesi: quando saranno competitivi?

Secondo uno studio dell’Istituto di Potsdam, il costo della produzione di e-carburanti potrebbe diminuire drasticamente nei prossimi decenni. Le previsioni indicano:

  • 2020: 2,10 €/L
  • 2030: 1,20 €/L
  • 2050: 0,60 €/L

Se queste stime si realizzeranno, i carburanti sintetici potrebbero diventare un’alternativa economica e sostenibile, avvicinandosi ai prezzi attuali della benzina. Tuttavia, la vera sfida sarà ridurre i costi di produzione su larga scala, garantendo un accesso diffuso a questa tecnologia.

I prossimi anni saranno cruciali per capire se i carburanti sintetici diventeranno un’opzione reale per il settore automobilistico e industriale, oppure se rimarranno un’innovazione di nicchia.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze