Spesso si sente dire che l’auto a idrogeno sostituirà, prima o poi, l’auto elettrica. Ma quanti elementi ci sono a favore di questa teoria? Secondo un recente grafico, l’idrogeno non sembra una scelta conveniente per il trasporto su strada. In effetti, le auto elettriche, comprese quelle a batteria, appaiono una soluzione molto più sensata, anche rispetto ai veicoli termici.
Camion elettrico vs. camion a idrogeno: il confronto
Uno degli aspetti più discussi riguarda i veicoli pesanti, come i camion, e la loro alimentazione. Di recente, un’analisi di Michael Sura, esperto del settore energetico, ha messo a confronto i camion elettrici a batteria con quelli a idrogeno e con i tradizionali camion diesel. I risultati sono chiari: l’auto elettrica, anche nella versione per trasporto pesante, ha numerosi vantaggi in termini di efficienza energetica e impatto ambientale.

Il grafico mostra, per esempio, il caso del Tesla Semi, il camion 100% elettrico di Tesla, che per percorrere 100 km consuma circa 110 kWh di energia. Questo si traduce in circa 32 kg di CO2 emessi indirettamente, considerando l’energia prodotta dall’elettricità. Tuttavia, va sottolineato che l’impatto cambia in base al paese in cui avviene la ricarica. Se il camion viene ricaricato in Francia (dove la produzione di energia è prevalentemente nucleare e rinnovabile), le emissioni scendono notevolmente a circa 5,2 kg di CO2 per 100 km. In Polonia, invece, dove il mix energetico è ancora dominato dal carbone, le emissioni possono salire a 93 kg di CO2.
L’idrogeno consuma tre volte più energia
Il confronto diventa ancora più interessante quando si prende in considerazione il camion a idrogeno. Per percorrere la stessa distanza di 100 km, un camion alimentato da idrogeno con pila a combustibile necessita di ben 300 kWh di energia, cioè tre volte più rispetto al camion elettrico. Questo incremento è dovuto al basso rendimento del processo di produzione e utilizzo dell’idrogeno. La trasformazione dell’energia attraverso l’elettrolisi, le perdite nella distribuzione e nel sistema di alimentazione a idrogeno sono tutte fasi energeticamente inefficienti, che comportano una grande dispersione di energia.

In termini di emissioni, il camion a idrogeno, quando l’idrogeno viene prodotto tramite vapor reforming del metano (idrogeno “grigio”, il più comune e inquinante), produce circa 83,7 kg di CO2 per percorrere 100 km. L’idrogeno verde, che viene prodotto utilizzando fonti rinnovabili, ridurrebbe drasticamente queste emissioni, ma la sua produzione su larga scala è ancora una sfida sia in termini di costi che di efficienza energetica.
Confronto con altri combustibili: il gas naturale e il diesel
Il grafico prosegue mettendo a confronto i camion a idrogeno con quelli alimentati da gas naturale liquefatto (GNL) e diesel. Un camion a gas naturale consuma circa 330 kWh per percorrere 100 km, con una produzione di 68,5 kg di CO2. Un camion diesel, invece, consuma 304 kWh e produce 81,5 kg di CO2. Nonostante il camion diesel sia meno efficiente rispetto agli altri, rimane comunque superiore al camion a idrogeno in termini di consumi e impatto ambientale.
I vantaggi dell’idrogeno: autonomia e velocità di rifornimento
D’altra parte, l’idrogeno presenta alcuni vantaggi, soprattutto per i camion. La sua alta densità energetica consente ai veicoli di percorrere distanze superiori prima di doversi fermare per rifornirsi, arrivando a circa 1000 km con un pieno di idrogeno, e il rifornimento avviene in tempi rapidi, simili a quelli di un camion diesel.
Per le auto elettriche, la ricarica più veloce attualmente disponibile permette di passare dal 10% all’80% della batteria in circa 20 minuti. In Cina, una nuova tecnologia promette tempi di ricarica che arrivano a 10 minuti per una batteria. E non è finita: l’adozione del sistema di battery swapping (scambio di batterie) potrebbe permettere di ricaricare un’auto in 5 minuti, un cambiamento che renderebbe l’auto elettrica ancora più pratica e conveniente rispetto all’idrogeno.

Il futuro dell’idrogeno e dell’elettrico
L’idrogeno non è destinato a scomparire. Sebbene non sia la soluzione ideale per la mobilità di massa, può ancora avere un ruolo in settori molto specifici, come per esempio nei trasporti pesanti dove l’autonomia è cruciale. Tuttavia, data la sua elevata richiesta energetica, il suo uso dovrebbe essere limitato a contesti dove non è possibile adottare tecnologie più efficienti, come l’auto elettrica.
Le auto elettriche, invece, stanno evolvendo rapidamente. Con l’adozione di batterie sempre più performanti e una rete di ricarica in continua espansione, l’auto elettrica rappresenta la soluzione più sostenibile ed efficiente per la mobilità urbana e non solo. Il futuro potrebbe vedere una progressiva affermazione delle batterie solide, che raddoppieranno probabilmente l’autonomia e renderanno superflua l’adozione dell’idrogeno nella maggior parte dei casi.
In sintesi, l’idrogeno ha ancora il suo posto, ma le auto elettriche restano la scelta più ragionevole per il futuro della mobilità, non solo per il trasporto leggero, ma anche per quello pesante, con efficienze energetiche superiori e minori impatti ambientali.