Gli organizzatori dei rally turistici cercano sempre di sensibilizzare i partecipanti sui rischi legati alla guida in gruppo, soprattutto quando si è alla guida di auto sportive potenti. Tuttavia, il Cavalcade Venice Tour ha visto il suo debutto segnato da un evento poco felice: ben tre Ferrari sono rimaste gravemente danneggiate il primo giorno, creando un precedente che rischia di compromettere future edizioni.
Avviare un evento che include vetture ad alte prestazioni è una sfida complessa nel 2024. Basta un incidente per attirare critiche da parte delle autorità o, peggio, subire restrizioni che potrebbero portare alla cancellazione dell’evento negli anni successivi. Il Cavalcade Venice Tour non fa eccezione e dovrà probabilmente affrontare conseguenze dopo questo inizio problematico.
Un inizio tumultuoso

Il rally è partito il 30 giugno da Verona con 125 Ferrari partecipanti. L’entusiasmo iniziale è però durato poco: nel giro di poche ore, tre vetture sono andate fuori uso. Le immagini diffuse su Instagram hanno mostrato il triste epilogo per alcune Ferrari 296 GTB, ridotte a un ammasso di lamiere accartocciate. In uno degli incidenti, una vettura appartenente a un proprietario australiano ha persino preso fuoco. Per fortuna, nessuno tra conducenti e passeggeri è rimasto ferito.
Un numero di abbandoni inusuale

In eventi esclusivi come questo, l’idea di incidenti multipli è qualcosa di raro. Gli organizzatori si trovano ora a dover gestire non solo il danno economico ma anche l’immagine pubblica dell’evento. Questi raduni sono occasioni uniche per riunire appassionati di automobili, ma la sicurezza rimane sempre un elemento cruciale.
Costi alti, rischi elevati
Partecipare a un evento del genere ha un costo significativo: l’iscrizione al Cavalcade Venice Tour richiede un contributo di 42.700 euro per veicolo, a cui si aggiunge il valore delle auto stesse. La Ferrari 296 GTB, protagonista di alcuni incidenti, ha un prezzo di partenza di 271.114 euro. Questo rende ogni danno un colpo non solo emotivo, ma anche pesantemente economico per i proprietari.
Una riflessione per il futuro
Eventi come il Cavalcade Venice Tour rappresentano il sogno di ogni appassionato di auto sportive, ma incidenti come questo mettono in luce la necessità di regole e precauzioni ancora più rigorose. Se il ritmo degli abbandoni dovesse continuare, il rally rischia di vedere compromessa la sua reputazione e, di conseguenza, il suo futuro.