La Spagna si prepara a introdurre una normativa che consente l’uso della corsia di emergenza ai motociclisti in determinate condizioni. Questa modifica rappresenta una svolta nel Codice della Strada e potrebbe entrare in vigore nel 2025, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza e la fluidità del traffico nelle aree congestionate.
Una pratica diffusa ma non regolamentata
In molti paesi, i motociclisti affrontano quotidianamente il problema del traffico intenso. In Francia, ad esempio, è comune vederli guidare tra le file di auto nelle corsie di sinistra, un’abitudine diffusa ma non ufficialmente sancita dal Codice della Strada. Anche in Spagna, durante le ore di punta nelle grandi città, i motociclisti spesso utilizzano la corsia di emergenza, una pratica vietata e punita con multe fino a 200 euro.
Dopo anni di richieste da parte delle associazioni di categoria, le autorità spagnole hanno deciso di regolamentare questa pratica per garantire maggiore sicurezza e chiarezza normativa.
Le nuove regole per l’uso della corsia di emergenza
Con l’aggiornamento del Codice della Strada, i motociclisti spagnoli potranno utilizzare la corsia di emergenza in presenza di traffico intenso. Questa misura sarà però soggetta a regole precise:
- Velocità massima di 30 km/h: per evitare rischi, i due-ruote dovranno mantenere una velocità moderata.
- Priorità agli altri veicoli: i motociclisti dovranno cedere il passo a biciclette e mezzi agricoli, che già hanno accesso alla corsia di emergenza in determinate situazioni.
Questa modifica sarà introdotta insieme a una serie di altre novità nel quadro di una revisione generale del Codice della Strada spagnolo, che includerà anche disposizioni specifiche per condizioni meteorologiche avverse.
Sicurezza al centro delle modifiche
Oltre all’autorizzazione per i motociclisti, le nuove norme spagnole prevedono ulteriori misure per migliorare la gestione del traffico e la sicurezza stradale:
- Divieto di utilizzo della corsia di sinistra: in caso di neve o condizioni meteo difficili, le corsie di sinistra su strade veloci e autostrade saranno riservate ai veicoli di emergenza e ai mezzi di soccorso.
- Corsie prioritarie per i soccorsi: verranno creati corridoi di emergenza per agevolare il passaggio di ambulanze e altri veicoli di pronto intervento.
Queste disposizioni mirano a prevenire incidenti e a garantire interventi più rapidi in situazioni critiche.
Un’opportunità, ma anche un rischio
Sebbene questa misura rappresenti un’opportunità per migliorare la mobilità dei motociclisti, non mancano le criticità. La corsia di emergenza è progettata principalmente per situazioni impreviste, come guasti meccanici o emergenze sanitarie. Il suo utilizzo comporta potenziali rischi:
- Veicoli in sosta imprevista: un’auto potrebbe fermarsi d’improvviso per un’emergenza, senza aspettarsi la presenza di una moto.
- Condizioni della corsia: spesso la corsia di emergenza è disseminata di detriti che possono causare danni ai veicoli o, nel caso dei motociclisti, incidenti.
Un motociclista esperto, durante un viaggio in autostrada, ha raccontato di aver forato una gomma proprio per aver attraversato un tratto con pezzi di metallo sparsi. Questi episodi sottolineano l’importanza di mantenere una manutenzione regolare della corsia e di educare i motociclisti a usarla con prudenza.
Un esempio per altri paesi?
L’iniziativa spagnola potrebbe rappresentare un modello da seguire anche per altri paesi europei, dove l’uso della corsia di emergenza rimane vietato o poco regolamentato. Con una corretta implementazione, questa misura potrebbe rendere più sicura la circolazione dei motociclisti, soprattutto in città affollate.
Tuttavia, è fondamentale accompagnare queste modifiche con campagne di sensibilizzazione e controlli adeguati, per garantire che la sicurezza stradale resti una priorità, sia per i motociclisti che per gli altri utenti della strada.