Milioni di BMW R 1250 GS, BMW R 1250 GS Adventure e BMW R 1250 RT potrebbero essere bandite dalla circolazione

Scritto da Daniele Bianchi

Nel 2023, BMW ha avviato una campagna di richiamo che ha coinvolto centinaia di migliaia di motociclette in tutto il mondo, in particolare i modelli BMW R 1250 GS, BMW R 1250 GS Adventure e BMW R 1250 RT. La ragione? Un problema legato al sistema elettronico che potrebbe compromettere la sicurezza delle moto. Ora, a pochi mesi dall’avvio della campagna, una nuova minaccia incombe: la possibilità che questi modelli vengano banditi dalla circolazione in Germania e in altri paesi.

Il richiamo: un problema al sistema elettronico

Motore della BMW R1250 GS

Nel gennaio 2023, BMW ha avviato una vasta operazione di richiamo che ha coinvolto circa 250.000 motociclette prodotte tra il 2018 e il 2022. La causa principale era un difetto elettronico che riguardava il sistema di gestione del motore e dell’antipatinamento, responsabile del corretto funzionamento della trasmissione. Più precisamente, il problema si verifica quando si verificano manovre con ampie e improvvise differenze di regime tra il motore e la trasmissione finale, come ad esempio una decelerazione brusca dopo un salto. In questi casi, si potrebbe verificare un sovraccarico dell’albero di ingresso della trasmissione, con il rischio di una rottura meccanica.

Trasmissione

Questa operazione di richiamo prevedeva una semplice messa a punto del sistema elettronico, con l’aggiornamento del software che avrebbe dovuto risolvere il problema. Tuttavia, non tutte le moto interessate sono ancora state portate in concessionaria, creando una situazione potenzialmente pericolosa.

La minaccia di un divieto di circolazione

A seguito del richiamo, i proprietari delle moto coinvolte hanno ricevuto una lettera dall’autorità federale dei trasporti tedesca, la Kraftfahrt-Bundesamt (KBA), che li esortava a eseguire l’aggiornamento in modo urgente. A metà novembre 2023, però, circa il 15% delle moto coinvolte in Germania non aveva ancora completato la procedura. Di fronte a questa situazione, la Germania ha minacciato di bandire dalla circolazione le moto che non avessero completato l’aggiornamento entro gennaio 2024. L’obiettivo dichiarato è tutelare la sicurezza dei motociclisti, degli automobilisti e degli altri utenti della strada, mettendo in evidenza la gravità della situazione.

In effetti, le autorità tedesche stanno prendendo in considerazione una misura che potrebbe avere ripercussioni ben più ampie: un divieto che potrebbe estendersi anche ad altri paesi, sebbene al momento la decisione sia confinata alla Germania.

Le conseguenze di un possibile divieto

Nel complesso, circa 50.000 motociclette, su un totale di oltre 256.000 coinvolte dal richiamo, non hanno ancora completato la messa a punto del sistema elettronico. Sebbene al momento la Germania sia l’unico paese ad aver minacciato un divieto di circolazione, questa decisione potrebbe fungere da precedente, influenzando altri stati membri dell’Unione Europea e non solo. Le moto non aggiornate potrebbero trovarsi ad affrontare restrizioni sempre più severe, rendendo l’operazione di richiamo ancora più urgente per i proprietari.

Questa vicenda non solo solleva interrogativi sulla sicurezza delle motociclette, ma anche sulla responsabilità dei produttori nei confronti dei consumatori. BMW, infatti, ha dichiarato di aver intrapreso il richiamo in maniera tempestiva per evitare danni ai propri clienti, ma la difficoltà nell’effettuare gli aggiornamenti su tutte le moto coinvolte ha complicato la situazione.

Conclusioni: un allarme per tutti

Le moto BMW R 1250 GS, BMW R 1250 GS Adventure e BMW R 1250 RT sono state accolte con entusiasmo da molti motociclisti per le loro prestazioni e affidabilità. Tuttavia, il rischio di un divieto di circolazione è un campanello d’allarme per tutti i possessori di veicoli che potrebbero essere coinvolti in richiami simili in futuro. La situazione evidenzia l’importanza di non sottovalutare le comunicazioni dei produttori e delle autorità competenti, e di agire prontamente per garantire la sicurezza non solo propria, ma anche degli altri utenti della strada.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze