Innovazione africana: motociclette elettriche che si ricaricano in secondi

Scritto da Daniele Bianchi

Le motociclette elettriche stanno rivoluzionando la mobilità in Africa, ma con un approccio unico rispetto ad altre regioni del mondo. Invece di concentrarsi esclusivamente sulle stazioni di ricarica, molti paesi africani stanno adottando il sistema di “battery swapping”. Questo metodo permette di sostituire una batteria scarica con una carica in pochi secondi, eliminando i tempi di attesa e rendendo la mobilità elettrica più accessibile e pratica.

L’evoluzione del mercato delle due ruote elettriche

ruote elettriche

Nel panorama globale delle moto elettriche, il caso africano si distingue per creatività e pragmatismo. In un contesto in cui le infrastrutture di ricarica sono ancora limitate, il battery swapping rappresenta una soluzione efficiente. Aziende come Spiro hanno già installato più di 600 stazioni in paesi come Benin, Togo e Rwanda, con oltre 12.000 utenti abbonati e più di 7 milioni di batterie scambiate. Questo approccio ha permesso di superare uno degli ostacoli principali alla diffusione della mobilità elettrica: la mancanza di una rete capillare di ricarica.

Un mercato in crescita e tecnologie innovative

tecnologie innovative

Il successo del battery swapping sta spingendo molte aziende a investire in questa tecnologia. In Ghana, Kofa è un esempio emblematico. In meno di un anno, ha aperto 12 stazioni, alcune alimentate da energia solare, e gestisce circa 20.000 scambi di batterie al mese. Entro il 2024, prevede di installare altre 80 stazioni, puntando a raggiungere i 100.000 scambi mensili. Questa crescita non solo accelera la diffusione della mobilità elettrica, ma integra anche soluzioni sostenibili, come l’utilizzo di energie rinnovabili per alimentare le stazioni.

Moto progettate per la mobilità urbana

mobilità urbana

Il sistema di scambio rapido non sarebbe efficace senza moto progettate appositamente. Tra i modelli più popolari c’è la Jidi, sviluppata in collaborazione tra Kofa e il produttore cinese TAILG. Questa moto elettrica, equivalente a una 125 cc, è equipaggiata con un motore da 3,5 kW, raggiunge una velocità massima di 85 km/h e offre un’autonomia di 100 km con due batterie. Il processo di sostituzione della batteria richiede meno di 30 secondi, garantendo massima efficienza.

Un’altra opzione interessante è la Commando di Spiro, che offre un’autonomia di 75 km e una velocità massima di 80 km/h. Entrambi i modelli sono ideali per i “boda boda”, i celebri taxi moto africani, dove rapidità e affidabilità sono essenziali per il successo del servizio.

Un modello innovativo da esportare

L’Africa dimostra che con creatività e adattabilità è possibile affrontare le sfide della transizione elettrica, anche in contesti infrastrutturali complessi. Il battery swapping, con la sua praticità e sostenibilità, potrebbe rappresentare un modello da seguire anche in altre regioni del mondo, compresa l’Europa, dove alcune case automobilistiche stanno già sperimentando questa tecnologia.

Il futuro della mobilità elettrica è ancora in evoluzione, ma l’Africa sta aprendo la strada a soluzioni innovative che potrebbero rivoluzionare il modo in cui concepiamo la sostenibilità e l’efficienza nel settore dei trasporti.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze