Polestar 3 cambia pelle e scuote l’arena dei SUV elettrici: sotto il cofano è praticamente un’altra auto – ed è difficile non notarlo!
Una rivoluzione che non si vede… ma si sente!
La corsa al titolo di miglior SUV elettrico si fa sempre più accesa e Polestar ha deciso di lanciare il guanto di sfida a giganti come Tesla e Audi. Se pensavate che la Polestar 3 si fosse limitata a un piccolo lifting, preparatevi a ricredervi: dietro un aspetto familiare si nasconde un’auto rivoluzionata fin nelle fondamenta. Dall’incredibile velocità di ricarica a una vera e propria marcia in più in termini di efficienza, questa nuova versione non è solo un aggiornamento. È, per dirla tutta, come ritirare la macchina dal meccanico e trovarsi una navicella spaziale (ok, forse non letteralmente, ma ci siamo vicini!).
La storia di Polestar affonda le sue radici come costola sportiva di Volvo, famosa per combinare sicurezza, comfort e prestazioni accese. Dall’arrivo dell’elettrificazione, il marchio è entrato a far parte del gruppo Geely e produce i suoi modelli in piena autonomia. La Polestar 3, la più grande delle sue SUV, si prepara a una metamorfosi disponibile dal 2026: un cambiamento che va ben oltre un semplice restyling.
Cosa cambia davvero? Uno sguardo sotto la carrozzeria
Il CEO Michael Lohscheller non ha dubbi: “I miglioramenti della Polestar 3 sono così completi che sembra un’auto completamente nuova.” E come dargli torto? Se l’aspetto resta fedele a se stesso, la rivoluzione avviene dove conta davvero: la struttura passa dalle vecchie 400 volt alle nuovissime 800 volt. Il risultato? Prestazioni e velocità di ricarica che prendono il volo.
La nuova Polestar 3 arriverà in diverse versioni:
- Single Motor: batteria da 92 kWh e ricarica rapida fino a 310 kW.
- Dual Motor (ex Long Range Dual Motor): battezzata con semplicità e dotata di una nuova batteria da 106 kWh, arriva a un picco di carica di 350 kW.
- Performance (ex Long Range Dual Motor Performance): ancora più grintosa pur con la stessa scelta tecnologica di base.
Nei modelli Dual Motor, la batteria consente – in condizioni ideali – di passare dal 10 all’80% di carica in soli 22 minuti. E per chi soffre d’ansia da ricarica: l’autonomia della versione a trazione posteriore raggiunge i 604 chilometri WLTP, oltre 100 km in più rispetto al passato. I modelli Dual Motor toccano un massimo di 635 chilometri. Roba da partire per la Riviera senza pensieri!
Tutta (nuova) potenza, tutta efficienza
Non poteva mancare una trasformazione anche nella meccanica. Dietro, Polestar piazza una motorizzazione sincrona a magneti permanenti. Davanti, invece, si trova un motore asincrono, a seconda dell’allestimento. La potenza complessiva cambia da 333 a 680 cavalli: insomma, ce n’è per chi vuole comfort, ma anche per chi ama (in sicurezza) sentirsi spinto contro il sedile.
E l’efficienza? Parola d’ordine: ottimizzazione! In base alle necessità, il motore anteriore viene disattivato automaticamente, permettendo di muoversi solo con la trazione posteriore e risparmiare energia quando serve. Geniale, soprattutto per chi ha il piede leggero (beato lui).
Un cervello tutto nuovo da 254 bilioni di calcoli!
Senza elettronica super-evoluta, un’auto moderna non va lontano. La mente della nuova Polestar 3 è affidata al processore Nvidia Drive AGX Orin, degno di una sala server: può effettuare la bellezza di 254 bilioni di calcoli al secondo. Una potenza che gestisce sia le funzioni di guida, sia tutti i sistemi di assistenza – perché la sicurezza e la praticità non sono mai abbastanza.
Conclusione: Se pensavate che la nuova Polestar 3 fosse solo una vecchia conoscenza in abito nuovo, sappiate che vi aspetta una sorpresa. Tecnologia d’avanguardia, autonomie sorprendenti e un’evoluzione a tutto tondo: la battaglia tra SUV elettrici si fa interessante – e Polestar mette decisamente il turbo!
