Chi guida una Harley lo sa: a passo d’uomo serve più tecnica che coraggio. Il momento peggiore? La manovra in salita sul vialetto o l’uscita dal garage stretto, quando senti tutto il peso del ferro sulle braccia. In Giappone hanno pensato a un aiutino elegante: un sistema di ruote retrattili che si abbassano solo quando serve, per tenere la moto in equilibrio e togliere ansia nelle manovre più scomode. L’azienda che lo propone è la nipponica Trijya, realtà specializzata in componenti e customizzazioni per Harley e affini.
Un’idea che potrebbe rivoluzionare l’uso delle Harley

Ti è mai capitato di parcheggiare una touring in retromarcia tra due auto, pregando che nessuno ti guardi? Con moto che, a serbatoio pieno e borse cariche, sfiorano o superano i 400 kg, non è solo una sensazione: è fisica di base. Modelli come l’Ultra Limited dichiarano oltre 400 kg in ordine di marcia, a conferma che l’impegno è reale. Ecco perché un supporto discreto nelle micro-manovre può fare la differenza tra “che fatica” e “tutto sotto controllo”.
Come funziona il sistema delle ruote retrattili

Il concetto è semplice: due piccole ruote, integrate vicino al retrotreno, scendono elettricamente con un pulsante sul manubrio quando la velocità è bassissima; quando riparti, rientrano e scompaiono. Sistemi analoghi, come il LegUp Landingear statunitense, mostrano bene la logica: controllo elettronico, attivazione sotto circa 5–6 mph e rientro automatico quando acceleri. L’obiettivo non è “guidare a quattro ruote”, ma accompagnarti negli ultimi metri, evitando appoggi precari o capitomboli da fermo.
Un costo significativo, ma utile per chi cerca praticità

Parliamo di un accessorio di nicchia e lavorato su misura: il prezzo si colloca nell’ordine dei migliaia di euro. Non è poco, ma chi usa spesso la moto in città, ha spazi di parcheggio complicati o non vuole rinunciare a una cruiser pesante con l’età che avanza potrebbe considerarlo un investimento di sicurezza e comodità. In più, alternative “esterne” come i carrelli da officina o le pedane di movimentazione risolvono solo il problema in garage; non ti aiutano sul pavé bagnato o in pendenza davanti al bar.
Conclusioni: un’innovazione che potrebbe cambiare il mercato
Non è un giocattolo, è un “paracadute” per i momenti critici: rampa del box, inversioni strette, soste traballanti. Sapere di poter contare su un appoggio rapido e invisibile alla guida toglie parecchia ansia da manovra e potrebbe allargare la platea di chi sceglie una grande Harley senza il timore del peso. Considerato che la cultura moto sta già integrando aiuti elettronici e soluzioni di stabilizzazione a bassa velocità, non stupirebbe vedere questi sistemi diventare più diffusi e meglio integrati anche su custom importanti.
