In Svizzera le multe per eccesso di velocità toccano cifre record: ecco quanto si paga davvero

Scritto da Daniele Bianchi

Una semplice infrazione stradale può trasformarsi in un salasso incredibile. È successo in Svizzera, dove un milionario si è visto recapitare una multa da capogiro per aver superato di poco il limite di velocità. Ma dietro a questo caso, che ha fatto sorridere (e discutere) il web, si nasconde un sistema sanzionatorio unico al mondo.

Un’infrazione banale, una cifra fuori scala

Un colpo di flash, un limite superato di 27 km/h — nulla di straordinario, penserà qualcuno. Eppure, per un automobilista svizzero con un reddito a sette zeri, quella distrazione si è trasformata in una multa da 95.500 euro.

Il conducente è stato sorpreso a viaggiare a 77 km/h in una zona dove il limite era di 50. In qualsiasi altro paese europeo, l’episodio si sarebbe chiuso con una sanzione di poche centinaia di euro. Ma in Svizzera no: qui il sistema è calibrato sul reddito del trasgressore.

La legge svizzera prevede che la multa sia proporzionata alla capacità economica del conducente. L’idea è semplice: far sì che la sanzione abbia lo stesso peso per tutti, sia per chi guadagna poco sia per chi ha milioni in banca. In questo caso, si parla di uno dei 300 cittadini più ricchi del Paese, e la cifra record è stata inevitabile.

Tuttavia, quasi 80.000 franchi (circa 84.000 euro) potrebbero essere sospesi, a condizione che l’automobilista mantenga una condotta impeccabile nei prossimi tre anni.

Tra ironia e polemiche sui social

La notizia ha fatto rapidamente il giro dei social, scatenando una pioggia di commenti ironici. Su Instagram, molti utenti hanno scherzato: “Pagare una multa più cara della macchina stessa? Solo in Svizzera!”.

Altri, invece, hanno colto l’occasione per discutere l’equità del sistema. Alcuni lo considerano un modello di giustizia sociale, capace di punire in modo proporzionale chi trasgredisce. Altri, al contrario, lo giudicano eccessivo, temendo che trasformi la legge in una sorta di “tassa per ricchi”.

Il dibattito è aperto: fino a che punto è giusto che la sanzione dipenda dal portafoglio e non solo dal comportamento?

Confronto con altri Paesi europei

La Svizzera non è sola in questa scelta. Anche la Finlandia adotta un modello simile, e proprio lì un CEO aveva pagato una multa da 54.000 euro per un’infrazione paragonabile. In Germania, invece, il sistema resta più tradizionale: le multe per eccesso di velocità oscillano tra i 70 e i 600 euro, indipendentemente dal reddito.

Questo approccio “proporzionale” viene spesso citato da economisti e associazioni per la sicurezza stradale come un deterrente efficace: chi guadagna milioni non si ferma certo per paura di una sanzione da 200 euro, ma ci pensa due volte davanti a una cifra a cinque zeri.

D’altro canto, critici e avvocati sostengono che il sistema rischia di generare disparità inverse, con i più ricchi trattati più severamente solo per la loro condizione economica.

Una filosofia educativa, non solo punitiva

Dietro alle cifre impressionanti, la filosofia svizzera è chiara: la multa non deve essere solo una punizione, ma anche un incentivo a migliorare il comportamento alla guida. La possibilità di sospendere parte dell’importo — se si mantiene una condotta irreprensibile — rappresenta una sorta di “seconda possibilità”.

In questo modo, la Svizzera si distingue per un approccio educativo e dissuasivo al tempo stesso, volto a responsabilizzare i conducenti piuttosto che semplicemente colpirli nel portafoglio.

Che si tratti di un impiegato o di un miliardario, il messaggio è lo stesso: sulle strade svizzere, l’eccesso di velocità si paga caro — e non solo in senso figurato.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze