2,7 l per 100 km: il motore silenzioso che rende imbattibile l’auto più venduta d’Europa

Scritto da Daniele Bianchi

Un consumo di 2,7 litri ogni 100 chilometri fa sognare chiunque si preoccupi del portafoglio. Ma la realtà, come spesso accade, è un po’ più complessa. Dietro ai numeri da record si nascondono differenze sostanziali tra laboratorio e strada, e le vere protagoniste del mercato europeo raccontano tutt’altra storia.

Cosa significa davvero 2,7 l/100 km?

Un consumo così basso sembra da fantascienza. In effetti, quel 2,7 l/100 km è quasi sempre il risultato delle prove WLTP, un test standardizzato che serve per confrontare i modelli tra loro. Durante la procedura, l’auto parte con la batteria completamente carica e percorre molti chilometri in modalità elettrica, riducendo drasticamente il consumo medio registrato.

Nella vita reale, però, le cose cambiano. Se non si ricarica spesso, il motore a benzina lavora di più e i consumi salgono. L’Automobile Club d’Olanda (ANWB) ricorda che il WLTP serve solo per confronti teorici e non rappresenta l’uso quotidiano. Anche riviste specializzate come AutoRAI sottolineano che le plug-in hybrid consumano molto di più se non vengono ricaricate con costanza.

In breve: quei 2,7 litri ogni 100 km sono possibili, ma solo in condizioni ideali — brevi tragitti, guida rilassata e ricariche regolari. Se invece percorri molta autostrada o dimentichi spesso la spina, il sogno del consumo da record si dissolve in fretta.

L’auto più venduta d’Europa: una sorpresa

Ebbene sì: la regina del mercato europeo non è una sofisticata ibrida plug-in, ma una semplice e concreta Dacia Sandero. Nei primi sei mesi del 2025 ha mantenuto la vetta delle classifiche, superando rivali illustri come la Renault Clio e la Tesla Model Y.

La chiave del suo successo? Semplicità e realismo. La Sandero monta motori a benzina da 1.0 litro o versioni ECO-G a GPL, niente batterie da ricaricare né sistemi complicati. È un’auto pensata per chi vuole spendere poco, fare manutenzione minima e sapere esattamente cosa aspettarsi a ogni pieno.

Secondo Dacia, le opzioni disponibili comprendono il motore TCe (anche con cambio automatico CVT) e la già citata variante ECO-G a GPL. Nessuna di queste è una PHEV, eppure la vettura continua a conquistare migliaia di automobilisti. Una lezione di pragmatismo in un’epoca di dati da laboratorio e promesse elettriche.

Cosa significa tutto questo per chi guida in Italia?

La morale è semplice: non lasciarti incantare da un numero isolato. Se percorri tragitti brevi e hai modo di ricaricare ogni giorno, una plug-in ibrida può davvero ridurre il consumo di benzina — a patto di collegarla regolarmente alla presa.

Ma se fai spesso lunghi viaggi o vuoi un’auto economica e prevedibile, un modello tradizionale a benzina o GPL resta una scelta più sensata. È una questione di stile di vita, non solo di tecnologia.

Anche l’aspetto ambientale va valutato con equilibrio: secondo dati del CBS (Ufficio di Statistica olandese), le plug-in emettono più particolato per chilometro rispetto ad altri sistemi di propulsione, soprattutto quando si guida senza ricaricare. Quindi, prima di decidere, chiediti quanto puoi davvero impegnarti a mantenere la batteria carica ogni giorno.

La verità dietro il numero perfetto

Il consumo di 2,7 litri per 100 km è un traguardo notevole — ma solo sulla carta. Nella vita reale, conta di più la coerenza con il proprio modo di viaggiare. La Dacia Sandero dimostra che semplicità, prezzo accessibile, affidabilità e costanza d’uso sono ancora qualità imbattibili.

In definitiva, l’auto più economica non è quella con il numero più basso nel listino, ma quella che ogni giorno consuma meno perché si adatta davvero a te.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze