Usa il silicone per riparare la Lamborghini e provoca un danno da 19.000 €

Scritto da Daniele Bianchi

Comprare una Lamborghini Huracán usata è un sogno che profuma di adrenalina e design italiano. Ma quando si passa dalla gioia di guidarla ai costi di manutenzione, la realtà può diventare dura. E se si sceglie la strada del fai-da-te, il rischio di trasformare un sogno in incubo è dietro l’angolo.

La tentazione del risparmio: quando il silicone diventa un nemico

Tutto parte da un guasto apparentemente banale: una valvola difettosa. Il proprietario, nel tentativo di risparmiare sui costi dell’officina, decide di smontare la testata del V10 in garage, aiutato da un amico. Un sabato pomeriggio tra chiavi inglesi e incoscienza.

Per sigillare la testata non sceglie la guarnizione adatta, ma del comune silicone preso in ferramenta. Ne applica a volontà, convinto che “meglio troppo che troppo poco”. Al momento dell’avviamento, però, il motore non parte. Risultato: l’auto finisce inevitabilmente in officina.

Un danno nascosto sotto uno strato di colla

Presso il centro specializzato DC Motorworks, la diagnosi è spietata. Il silicone ha intasato i condotti dell’olio, compromettendo la lubrificazione. Le conseguenze? Alberi a camme danneggiati, guarnizioni fuori posto e una testata da buttare.

Non si tratta solo dell’uso del materiale sbagliato: il montaggio era stato fatto senza rispettare le tolleranze meccaniche. Distribuzione fuori fase di 90 gradi, bulloni serrati male e componenti assemblati con troppa superficialità. Su un motore ad alte prestazioni come quello della Huracán, basta un errore minimo per causare danni devastanti.

Dettagli che costano caro

Uno dei guasti più pesanti riguarda il supporto degli alberi a camme, parte integrante della testata. Non essendo sostituibile singolarmente, l’unica soluzione è stata cambiare l’intero pezzo.

Tra la sostituzione delle culatte, nuovi alberi a camme, ingranaggi della distribuzione, ore di manodopera e collaudi finali, il conto raggiunge quasi 19.000 euro. Una cifra che rende l’idea di quanto possa costare un gesto di leggerezza.

Lezione imparata… a caro prezzo

C’è almeno una nota positiva: oggi il motore è tornato a ruggire come si deve e la Huracán è di nuovo su strada. Ma la morale è evidente: con le supercar moderne, l’improvvisazione non paga. Ogni vite ha la sua coppia di serraggio, ogni guarnizione va installata con precisione. Non a caso, anche molte officine generiche preferiscono non mettere mano su modelli così complessi, lasciando spazio solo ai centri specializzati.

Quando la passione deve cedere all’esperienza

Chi sogna una Lamborghini deve considerare che oltre al prezzo d’acquisto ci sono costi di manutenzione elevati. Affidarsi a professionisti non è un lusso, ma una necessità. Tentare il risparmio può trasformarsi in un disastro o, peggio, costringere a vendere l’auto per coprire le spese.

In fondo, il silicone può salvare lo scarico di un lavello… ma non un V10 Lamborghini. E forse, per fortuna, certe passioni vanno lasciate solo nelle mani di chi sa davvero come gestirle.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze